L’anticipazione Naspi può essere richiesta solo per l’apertura di un’attività autonoma o come libero professionista. L’accoglimento della domanda prevede il pagamento di tutto l’importo spettante in un’unica soluzione.
Anticipazione Naspi, come richiederla senza fare errori. La Naspi anticipata è un incentivo all’apertura di una attività autonoma. Il lavoratore che già prende la Naspi e che vuole aprire un’attività in proprio può richiedere all’INPS il pagamento della Naspi spettante in un’unica soluzione. In questo articolo vi spieghiamo i vari passaggi da seguire per evitare passi falsi ed avere il pagamento il prima possibile.
A CHI SPETTA L’ANTICIPAZIONE NASPI
QUANTO SPETTA
COSA FARE PRIMA DI PRESENTARE LA DOMANDA
COSA NON FARE PRIMA DI PRESENTARE LA DOMANDA
PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
COSA NON FARE DOPO LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
TEMPI DI EROGAZIONE
A CHI SPETTA L’ANTICIPAZIONE NASPI
Con la Circolare 174 del 23/11/2017 l’INPS ha chiarito quali sono le posizioni per le quali può essere accolta la domanda di anticipo Naspi:
- Attività professionale esercitata da liberi professionisti anche iscritti a specifiche casse, in quanto attività di lavoro autonomo;
- attività di impresa individuale commerciale, artigiana, agricola;
- sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa nella quale il rapporto mutualistico ha ad oggetto la prestazione di attività lavorative da parte del socio;
- costituzione di società unipersonale (Srl, Srls e SpA) caratterizzata dalla presenza di un unico socio. Di regola il socio unico ha la responsabilità limitata al capitale sociale conferito, a condizione che si versi l’intero capitale sociale sottoscritto, sia comunicato al Registro Imprese la presenza dell’unico socio e sia indicato negli atti e nella corrispondenza della società l’unipersonalità della stessa, senza però indicare il nome del socio unico. Il mancato adempimento di tali obblighi comporta la perdita del beneficio della responsabilità limitata. In quest’ultimo caso, il socio che risponde illimitatamente, può ottenere l’incentivo al pari di chi esercita attività di impresa individuale;
- costituzione o ingresso in società di persone (S.n.C o S.a.S) – in analogia peraltro a quanto era già previsto per l’istituto dell’anticipazione in materia di indennità di mobilità (circ.n.70 del 30 marzo 1996) – in quanto il reddito derivante dall’attività svolta dal socio nell’ambito della società è fiscalmente qualificato reddito di impresa;
- costituzione o ingresso in società di capitali (SrL) per la medesima considerazione sulla natura del reddito derivante dall’attività in ambito societario, qualificato anch’esso fiscalmente reddito di impresa.
Particolarità
La Naspi anticipata è riconosciuta solo ai lavoratori autonomi. Non spetta ai titolari di NASpI che rivestono la sola posizione di socio di capitale.
Anche il lavoratore che intende sviluppare a tempo pieno un’attività autonoma già iniziata durante il rapporto di lavoro dipendente, la cui cessazione ha dato luogo alla prestazione di disoccupazione, può richiedere la Naspi anticipata.
QUANTO SPETTA
Al lavoratore in Naspi che presenta domanda di anticipazione spetta un importo pari alla somma dei mesi di Naspi che ancora deve percepire. Chi presenta la domanda di anticipazione, infatti, sta già percependo la Naspi mensilmente, quindi al momento del pagamento anticipato verranno pagate solo le mensilità rimanenti.
L’importo erogato come anticipazione sarà privo di Assegni per il Nucleo Familiare in quanto i lavoratori autonomi non hanno il diritto agli ANF.
COSA FARE PRIMA DI PRESENTARE LA DOMANDA
Chi ha intenzione di richiedere l’anticipazione Naspi deve seguire alcuni passaggi importanti. Questo per evitare che i tempi di risposta e i tempi di pagamento durino più del dovuto.
Il nostro primo consiglio è quello di mettersi in contatto con la sede INPS competente. Basterà accertarsi della presenza dei fondi per l’anticipazione Naspi. In nessuna circolare abbiamo trovato informazioni in merito ai fondo, ma alcuni ci hanno segnalato la reiezione della domanda proprio a causa dell’esaurimento dei fondi […].
Non solo si rischia di perdere l’indennità di Naspi aprendo un’attività autonoma, ma si rischia anche di rimanere senza soldi per poterla portare avanti.
Per poter presentare domanda di anticipazione è necessario aver prima presentato domanda di Naspi
Se la domanda Naspi è già stata accolta o la si percepisce già da alcuni mesi, al momento dell’apertura della PARTITA IVA (che non necessariamente coincide con l’apertura effettiva dell’attività*) bisogna compilare il modello Naspi-com indicando il reddito che si prevede di percepire per l’anno in corso.
*Per apertura effettiva di attività si intende la data di invio all’Ufficio del Registro delle Imprese della Comunicazione Unica per la nascita dell’impresa.
Due modalità per compilare il modello Naspi-com:
- se l’attività non è ancora effettivamente aperta all’interno del modello Naspi-com bisogna indicare un reddito pari a 0 (zero). Questo passaggio è importantissimo in quanto permetterà all’INPS di continuare ad erogare la Naspi mensilmente. Nel frattempo si ha a disposizione tutto il tempo per ragionare su se/come/quando/dove/perché aprire un’attività autonoma.
- se invece l’attività è già aperta a tutti gli effetti, nel modello Naspi-com andrà indicato un importo presunto per l’anno in corso che non sia pari a zero. E’ importante che questo importo sia inferiore a 4800 euro in quanto il rischio è che la Naspi venga sospesa/bloccata e di conseguenza anche l’anticipazione. E’ ovvio, e anzi, auspicabile, che chi apre un’attività autonoma presuma di guadagnare molto di più di 4800 euro all’anno. Ma il reddito effettivo (che saprete solo alla fine dell’anno) non avrà nessuna conseguenza sulla prestazione erogata in un’unica soluzione. Se si dichiara un reddito presunto di 3500 euro, ma alla fine dell’anno si ha un guadagno di 20.000 euro, non ci sarà alcuna conseguenza.
Se avete appena presentato la domanda Naspi consigliamo di attendere almeno che venga accolta prima di procedere con l’apertura dell’attività e la richiesta di anticipazione. La durata della Naspi e l’importo spettante, infatti, vengono comunicati dall’INPS solo dopo l’accoglimento. Questo permette al lavoratore di calcolare meglio le misure economiche su cui far conto.
COSA NON FARE PRIMA DI PRESENTARE LA DOMANDA
Alcuni errori si pagano molto cari, è per questo che di seguito trovate i casi più comuni con cui si rischia di sbagliare:
- al momento della compilazione del modello Naspi-com non bisogna mai indicare un importo presunto per l’anno in corso superiore a 4800 euro. Questa cifra è il limite massimo derivante da attività autonoma compatibile con la Naspi. Chi fa questo errore rischia la decadenza della Naspi, rischia di non poter presentare domanda di anticipazione, oppure infiniti riesami e controricorsi all’INPS
- chi presenta una domanda di Naspi con l’intenzione di richiedere l’anticipo non deve assolutamente aprire la partita iva o l’attività negli 8 giorni successivi il termine del rapporto di lavoro dipendente. Questo vale in ogni caso, sia che egli abbia già presentato o meno domanda di Naspi. Se ci si rioccupa nel periodo di carenza, infatti, non si ha più diritto alla Naspi. Per periodo di carenza si intende l’arco temporale di 8 giorni successivi al termine del rapporto di lavoro dipendente.
PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
Si deve presentare domanda di anticipazione Naspi entro e non oltre 30 giorni dalla data dell’apertura effettiva dell’attività autonoma, pena la reiezione della domanda. Tale data, come già detto, non necessariamente coincide con l’apertura della partita iva.
Se l’attività autonoma è stata avviata prima della domanda di Naspi, si deve presentare domanda di Naspi anticipata entro 30 giorni dalla data della domanda di Naspi.
Può essere presentata in modalità telematica attraverso i seguenti canali:
- sul sito www.inps.it se in possesso di credenziali SPID/CIE/CNS (clicca qui per presentare subito la domanda)
- telefonicamente tramite il Contact Center INPS numero verde 803 164 se in possesso di PIN telefonico
- tramite patronato
COSA NON FARE DOPO LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
C’è solo una regola da non infrangere dopo aver richiesto l’indennità di anticipazione Naspi.
Il lavoratore non può essere assunto come dipendente, neanche per un giorno, prima della scadenza della durata teorica della NASpI. Se questo dovesse accadere il lavoratore è tenuto alla restituzione dell’intero importo erogato in anticipo.
Molti lettori ci hanno scritto che nonostante abbiano continuato a portare avanti l’attività autonoma, l’INPS ha chiesto indietro tutto l’importo erogato solo a causa di un giorno di lavoro subordinato come “comparsa” cinematografica/televisiva.
È fatta esclusione solo in caso di rapporto lavorativo subordinato instaurato con la cooperativa della quale si è sottoscritta una quota di capitale sociale.
TEMPI DI EROGAZIONE
I tempi di pagamento dell’anticipo Naspi sono un po’ lunghi. Nella maggior parte dei casi si possono attendere anche due o tre mesi prima di ricevere sul proprio conto corrente. A volte si attende anche di più, ma i tempi di attesa variano da sede a sede.