Inizialmente si temeva che dovesse essere presentata una domanda di Assegno Unico per ogni anno, mentre oggi l’INPS conferma che chi è già titolare di Assegno Unico e Universale riceverà i pagamenti in continuità.
Assegno Unico 2023 non serve la domanda per chi è già beneficiario. Con la Circolare n° 132 del 15-12-2022 l’INPS informa gli utenti percettori di Assegno unico e Universale 2022 che per non sarà necessario presentare una nuova domanda per continuare ad avere i pagamenti nel 2023 e per gli anni successivi. Tuttavia resta sempre confermata la necessità di aggiornare l’ISEE nei mesi di Gennaio e Febbraio di ogni anno. Qualora la DSU non dovesse essere presentato l’importo assegnato a titolo di Assegno Unico e Universale sarà il minimo, come se l’ISEE fosse superiore a 40mila euro.
Il Rinnovo dell’ISEE 2023
L’ISEE 2022 con scadenza 31 Dicembre continuerà a essere valido per la determinazione degli importi dell’Assegno Unico e universale relativi alle mensilità di Gennaio e Febbraio 2023. Quindi fino a Febbraio 2023 sarà valido l’ISEE 2022.
Se si presenta la nuova DSU entro il 30 giugno 2023, gli importi eventualmente già erogati per l’annualità 2023 saranno adeguati a partire dal mese di marzo 2023 con la corresponsione degli importi dovuti arretrati.
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Assegno Unico 2023, chi non deve presentare domanda
Non devono presentare una nuova domanda di Assegno Unico 2023 tutti i genitori che hanno già presentato domanda per i figli nel 2022, salvo variazioni del nucleo familiare (vedi prossimo paragrafo Le variazioni della domanda).
Il pagamento dell’Assegno Unico e Universale proseguirà in continuità per le domande che si trovano nello stato Accolta. Mentre i pagamenti per le domande in stato di In istruttoria, In evidenza alla sede, In evidenza al cittadino, Sospesa, inizieranno al termine dei controlli previsti, qualora le verifiche si completino con esito positivo.
Le variazioni della domanda
È necessario modificare la propria domanda di Assegno Unico qualora dovessero presentarsi una o più delle seguenti condizioni:
- nuova nascita
- variazione della condizione di disabilità del figlio
- variazioni della dichiarazione relativa alla frequenza scolastica/corso di formazione per il figlio maggiorenne (18-21 anni)
- eventuale separazione/divorzio/matrimonio dei genitori
- i criteri di ripartizione dell’Assegno tra i due genitori sulla base di apposito provvedimento del giudice o dell’accordo tra i genitori
- variazione delle condizioni che occorrono per la spettanza delle maggiorazioni previste dagli articoli 4 e 5 del decreto legislativo n. 230/2021
- variazioni delle modalità di pagamento prescelte dal richiedente e/o dall’eventuale altro genitore
In caso di eventuali variazioni i richiedenti sono tenuti a segnalarle dal momento in cui queste si manifestino.
Assegno Unico 2023, chi deve presentare domanda
Devono presentare domanda i genitori di figli nati nel 2023.
Potranno inoltre presentare la domanda coloro che non hanno mai fruito dell’Assegno Unico e quanti avevano prima del 28 febbraio 2023 trasmesso una domanda che non è stata accolta o che non è più attiva.
Decorrenza Assegno Unico 2023
Come per lo scorso anno il pagamento dell’Assegno Unico decorre dal mese di Marzo se si presenta la domanda entro il 30 Giugno 2023. Se invece si presenta la domanda oltre il 30 Giugno 2023 il pagamento dell’Assegno unico decorre dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.
Semplificazioni? Forse…
All’articolo 12, comma 3, del medesimo decreto è altresì previsto che l’INPS “pone in essere tutte le iniziative di semplificazione e di informazione all’utenza utilizzando le banche dati presenti negli archivi dell’Istituto, anche al fine di introdurre gradualmente gli strumenti necessari ad un’eventuale erogazione d’ufficio dell’assegno”.
Accade invece spesso che le famiglie rimangano in attesa per mesi senza sapere il motivo per cui la domanda sia ferma in evidenza e il pagamento non arriva. Di informazione da parte dell’INPS al momento ce n’è davvero poca.
Se poi per semplificazione si intende scaricare l’APP delle poste, richiedere lo SPID, presentare l’ISEE precompilato raccogliendo tutti i documenti per verificare se è giusto e poi finalmente presentare domanda di Assegno Unico, beh sì, forse ci stanno semplificando la vita. Forse.
