Attenzione alla modalità di pagamento indicata nella domanda di Assegno Unico e Universale, il bonifico domiciliato è sconsigliato e un problema con l’IBAN potrebbe bloccare i pagamenti
Assegno Unico pagamenti bloccati per titolarità IBAN non valida. Chi ha richiesto il pagamento dell’Assegno Unico e Universale sul proprio conto corrente deve prestare particolare attenzione all’IBAN indicato in domanda. Molto spesso infatti la domanda viene accolta ma i pagamenti vengono bloccati per problemi con la verifica della titolarità dell’IBAN.
Modalità di pagamento Assegno Unico e Universale
All’interno della domanda di Assegno Unico e Universale è possibile richiedere l’accredito del pagamento attraverso una delle seguenti modalità:
- bonifico domiciliato in posta (sconsigliato)
- accredito su conto corrente (IBAN bancario o postale)
- ricarica su carta prepagata con IBAN
- accredito su libretto postale
Perché è sconsigliata la scelta del bonifico domiciliato?
Il pagamento dell’Assegno Unico tramite bonifico domiciliato prevede che l’importo spettante arrivi direttamente allo sportello postale. Ciò significa che l’interessato (e non un delegato) debba recarsi fisicamente in posta ogni volta che riceve un pagamento. Inoltre al momento del prelevamento dovrà mostrare un mandato di pagamento cartaceo che arriva tramite posta: spesso arriva in ritardo, a volte non arriva proprio. Noi sconsigliamo il bonifico domiciliato per due motivi:
- poiché il pagamento dell’Assegno Unico e Universale ha cadenza mensile, l’interessato dovrebbe recarsi in posta ogni mese per ritirare il pagamento
- poiché il pagamento non avviene se non si mostra allo sportello postale il mandato di pagamento cartaceo ricevuto tramite posta, e questo non è pervenuto bisognerà andare prima nella propria sede INPS per ritirare il duplicato del mandato. Questo infatti non si può scaricare da nessuna parte
C’è inoltre da dire che se non si è in possesso delle credenziali per l’accesso al sito non è possibile sapere in anticipo quando arriva il pagamento, poiché la data (almeno per il momento) cambia di mese in mese. L’unica possibilità sarebbe quella di chiamare ogni mese il Contact Center INPS per sapere la data effettiva del pagamento.
Di solito il bonifico domiciliato viene richiesto da chi non ha conti correnti, carte o libretti aperti. Spesso per problemi economici o con il fisco, o per pignoramenti in corso a cui non è possibile dar seguito, non si possono aprire conti o libretti intestati. Anche per questo si sceglie il bonifico domiciliato, in questi casi è l’unica soluzione possibile.
Assegno Unico pagamenti bloccati per titolarità IBAN richiedente/tutore non valida
Spesso ci sono problemini da risolvere anche per chi è titolare di conto corrente, libretto o carta prepagata con IBAN. Prima di tutto bisogna ricordare che il titolare del conto corrente deve essere l’intestatario della domanda. Dunque se si presenta la domanda indicando l’IBAN dell’altro genitore il sistema non permetterà la liquidazione del pagamento. In tal caso le strade sono due: o si presenta la domanda a nome dell’altro genitore titolare del conto corrente, oppure ci si apre un conto o una carta prepagata (l’alternativa è sempre il bonifico domiciliato, con tutti i problemi di cui sopra).
Può capitare invece che il sistema riporti il seguente errore “titolarità IBAN richiedente/tutore non valida” anche se il conto corrente è intestato al richiedente. In questo caso le problematiche potrebbero essere diverse:
- l’IBAN è errato oppure è cambiato e la banca non ha comunicato in tempo
- il conto risulta cointestato
- problemi tecnici legati all’incrocio dei dati
1. L’IBAN è errato oppure è cambiato e la banca non ha comunicato in tempo
Verificare sempre con la propria banca se l’IBAN di cui si è in possesso è corretto. Se è errato rientrare su Consulta e Gestisci le tue domande e cliccare sul tasto MODIFICA.
2. Il conto risulta cointestato
Ovviamente se il conto corrente è cointestato il pagamento può avvenire senza problemi, ma evidentemente al momento il Sistema Centrale ha ancora un po’ di difficoltà nell’incrocio dei dati (eh, i vantaggi dell’intelligenza artificiale….). In questo caso sarà bene inviare un sollecito alla propria sede INPS ed eventualmente inviare anche copia della titolarità dell’IBAN emesso dalla banca/posta.
3. Problemi tecnici legati all’incrocio dei dati
Se l’IBAN indicato in domanda è intestato solo al richiedente e si è certi della correttezza del dato inserito sarà comunque necessario inviare un sollecito alla propria sede INPS, ed eventualmente inviare anche copia della titolarità dell’IBAN emesso dalla banca/posta.