A cosa servono cavilli legislativi, controlli serrati, burocrazia e restrizioni se poi il Governo ci serve la possibilità di truffarlo molto facilmente, senza rischio di essere scoperti e nemmeno troppi sensi di colpa?
Bonus psicologo 2022, la truffa è servita. Vi avevamo già accennato in questo articolo le modalità di richiesta e i requisiti per accedere al Bonus Psicologo dell’importo massimo di 600 euro complessivi. Il bonus prevede un rimborso di un importo pari a 50 euro a seduta.
Non è però difficile immaginare in che modo possano avvenire delle vere e proprie truffe, ai danni dello Stato e di cittadini invece realmente bisognosi di un’assistenza psicologica da parte di un professionista. Ma in che modo potrebbe avvenire la truffa?
Bonus psicologo, ecco come truffare lo Stato e intascarsi i soldi delle terapie
Primo step: accaparrarsi il bonus. Prima di tutto bisogna ricordare che i fondi del bonus psicologo sono limitati e che le graduatorie saranno formate in ordine di ISEE più basso, e, a parità di ISEE, in ordine cronologico di arrivo delle domande. Dunque i primi a ricevere il bonus saranno i richiedenti economicamente più disagiati.
Questo non per presupporre che i meno abbienti siano necessariamente dei truffatori seriali o dei criminali, ma appare chiaro che chi non ha entrate ed è senza reddito sia più determinato a commettere quella che può sembrare una piccola infrazione pur di avere qualche soldo in tasca alla fine del mese. E senza troppi sensi di colpa. D’altronde per quale motivo chi non riesce a far fronte a spese e tasse imposte dal governo dovrebbe sentirsi in colpa per essersi appropriato, seppur indebitamente, di qualche centinaio di euro? Non è forse ciò che fanno i nostri rappresentanti giornalmente? Non è forse grazie ai sacrifici dei cittadini che certi personaggi possono permettersi un’esistenza molto agiata vita natural durante?
“Ci hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame”
Fabrizio De André
Secondo step: trovare un professionista disponibile. Chi di noi non ha un conoscente/amico/cugino psicologo? Secondo l’Ordine degli Psicologi in Italia nel 2020 se ne contavano circa 117.000. Se il professionista è abbastanza amico/abbastanza povero/abbastanza disponibile basterà accordarsi con lui per la percentuale spettante. Ci si accaparra il bonus, si riceve dall’INPS il codice univoco relativo alla terapia, si fornisce il codice al professionista, il professionista riceverà il pagamento dall’INPS la cui percentuale precedentemente pattuita verrà girata al paziente, il tutto fingendo che le terapie vengano realmente svolte.
Per soli 300 euro probabilmente non vale nemmeno la pena, ma immaginate un intero nucleo familiare di 8/10 persone quanto potrebbe fruttare?
Come svelare la truffa?
Probabilmente non c’è un modo per evitare questo tipo di truffa né per scoprirla a posteriori. L’unica sarebbe chiedere prova registrata dell’avvenuta seduta, ma questo non è possibile per ovvi motivi.
Dobbiamo dunque ringraziare l’ormai ex governo Draghi che dopo averci ricattati, reclusi, impoveriti ed ammalati ora ci da la possibilità di truffare le istituzioni senza il rischio di essere scoperti. Stavolta almeno sappiamo che non saranno i ricchi a rubare.
