I lavoratori sospesi dall’attività lavorativa a causa dell’emergenza sanitaria per COVID-19 potranno richiedere l’anticipazione della cassa integrazione da parte delle banche a tasso zero e senza costi aggiuntivi, grazie all’accordo del 30 marzo 2020 tra Ministero del Lavoro, A.B.I, sindacati e le associazioni dei datori di lavoro.
Cassa Integrazione Anticipata, se l’INPS ritarda paga la banca fino a 1400 euro. Ad oggi purtroppo nessun lavoratore è ancora riuscito a percepire l’indennità di cassa integrazione. Il ritardo nei pagamenti da parte dell’INPS era perfettamente prevedibile, per questo l’accordo con l’ABI prevede la possibilità per i lavoratori di richiedere l’anticipo del pagamento direttamente da parte della banca.
Cassa Integrazione Anticipata a chi spetta
Potranno richiedere l’anticipazione da parte della banca i lavoratori, anche soci lavoratori, lavoratori agricoli e della pesca, dipendenti di aziende o di studi professionali che, in attesa dell’accoglimento della domanda di CIG da parte dell’INPS, abbiano disposto la cassa integrazione ordinaria a zero ore ed abbiano fatto domanda di pagamento diretto da parte dell’INPS della Cassa integrazione ordinaria o della cassa integrazione in deroga. Nel caso di pagamento anticipato dal datore di lavoro bisognerà semplicemente attendere la liquidazione da parte dell’azienda. Il provvedimento è valido anche per i lavoratori assunti dal 24 febbraio 2020.
Come richiedere l’anticipazione della CIG
Se il lavoratore ha già un conto corrente presso uno degli istituti di credito aderenti (trovate qui la lista delle banche) può informarsi presso la propria filiale, anche telefonicamente, per informazioni sulla procedura di richiesta di Cassa Integrazione Anticipata.
Qualora il lavoratore non dovesse avere un conto corrente aperto presso uno degli istituti aderenti avrà comunque la possibilità di aprirlo con quote agevolate per evitare l’aggravio di spesa a suo carico, considerata la situazione economica emergenziale.
Anticipo CIG, quanto spetta
L’importo massimo che può essere inizialmente erogato è pari a 1400 euro per il periodo massimo di 9 settimane. L’importo effettivamente spettante verrà stabilito dall’istituto presso il quale si presenta la richiesta, sulla base della durata della CIG richiesta dall’azienda e dell’orario previsto da contratto (part-time/full time).
Se la durata di CIG richiesta dall’azienda è inferiore a 9 settimane, l’importo di 1400 verrà riproporzionato sulla base della durata di CIG effettivamente richiesta, salvo eventuali proroghe.
Ricordiamo che la cassa integrazione consiste nel versamento di un pagamento mensile pari all’80% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestato. Il pagamento avviene solitamente da parte dell’INPS quando non viene anticipata dal datore di lavoro. Poiché i pagamenti da parte dell’INPS non sono quasi mai puntuali si è provveduto a richiedere l’intervento delle banche per garantire la liquidità per le centinaia di migliaia di lavoratori posti in cassa integrazione per i mesi di marzo e aprile 2020.