Non è semplice capire qual è l’ultimo giorno di disoccupazione Naspi, soprattutto se la disoccupazione viene interrotta da uno o più rapporti di lavoro.
L’INPS ti avvisa quando finisce la disoccupazione? Purtroppo la risposta è no. Per questo motivo è importante riuscire a calcolare la fine della Naspi prima ancora che scada, in modo da non avere brutte sorprese e magari riuscire a risparmiare qualcosa per i mesi di magra.
Quando finisce la disoccupazione l’INPS ti avvisa?
No, l’INPS non avvisa nessuno quando finisce la disoccupazione, ma vi mette a disposizione tutti gli strumenti per calcolarlo in autonomia. Solitamente ci si accorge che la Naspi è terminata quando si nota che non arrivano più i bonifici mensili. Spesso però capita che l’INPS blocchi il pagamento dell’ultimo mese. Può quindi capitare che proprio nel momento in cui si pensava che la Naspi fosse terminata si scopre di avere diritto ad un ultimo pagamento di 30 giorni pieni a completamento della liquidazione.
Come calcolare la fine della Naspi
Calcolare la fine della Naspi può sembrare un’operazione semplice, ma ci sono alcuni fattori che devono essere considerati per poter eseguire il calcolo del periodo indennizzabile in modo corretto. Quando la domanda di Naspi viene accolta il richiedente riceve una lettera informativa in cui sono indicati:
- numero della domanda
- data di presentazione
- data di decorrenza
- durata (espressa in giorni)
- importo della media lorda mensile, ovvero la base di calcolo al fine di poter calcolare l’importo Naspi spettante mensilmente.
I fattori che dobbiamo usare per il calcolo corretto della data di fine della Naspi sono la data di decorrenza e la durata.
In questo articolo vi abbiamo illustrato le modalità corrette per calcolare la fine della Naspi, con e senza interruzione da lavoro o altri eventi.
Come faccio a sapere se manca ancora un mese?
Prima di tutto è necessario sapere la durata della propria Naspi e la data di decorrenza. Dal Fascicolo Previdenziale del Cittadino è possibile consultare tutti i pagamenti Naspi ricevuti. Nel dettaglio di ogni pagamento è indicato il numero dei giorni pagati. Il lavoro certosino da fare è sommare tutti i numeri dei giorni presenti in ogni pagamento. Se al termine dell’operazione le giornate risultanti sono uguali a quelle indicate nella lettera significa che la Naspi è stata pagata per intero. Se invece dovessero mancare 30 giorni all’appello ciò significa che l’INPS dovrà pagarvi anche l’ultimo mese.