Cosa succede se sono in Naspi e sottoscrivo un contratto di lavoro a tempo determinato? Cosa devo comunicare all’INPS e cosa succede se mi licenziano prima dei sei mesi?
Contratto a tempo determinato durante la Naspi, cosa fare. Ogni volta che si sottoscrive un nuovo contratto di lavoro durante la disoccupazione è necessario inviare all’INPS un comunicazione compilando il modello NASPI-COM. Questo poiché non sempre le comunicazioni di assunzione da parte delle aziende arrivano in tempo, quindi può capitare che in caso di mancata comunicazione di riassunzione l’INPS emetta un pagamento non spettante.
Naspi e contratto a tempo determinato, cosa fare
Se durante la fruizione della Naspi avete l’opportunità di essere assunti con un contratto a tempo determinato la prima cosa da fare sarà inoltrare la comunicazione Naspi-com per interrompere il flusso dei pagamenti Naspi. La comunicazione è obbligatoria e deve essere inoltrata entro 5 giorni dalla data dell’assunzione, e comunque non oltre la fine del mese corrente. Qualora per errore l’INPS dovesse continuare a pagare la Naspi anche dopo l’assunzione potete contattare il numero verde 803 164 per segnalare l’errore. L’importo ricevuto indebitamente andrà poi restituito con modalità e tempistiche indicate dall’INPS tramite lettera nelle settimane successive.
Contratto a tempo determinato pari o inferiore a 6 mesi
In caso di contratto a tempo determinato di durata pari o inferiore a 6 mesi la Naspi si sospende e si riattiva in automatico al termine del rapporto di lavoro. In caso di proroga del contratto di lavoro è necessario compilare una nuova comunicazione Naspi-com proprio per evitare la riattivazione automatica dei pagamenti.
Se la proroga del contratto determina il superamento dei 6 mesi di lavoro consecutivi la Naspi decade. Al termine del rapporto di lavoro andrà quindi presentata una nuova domanda.
Contratto a tempo determinato superiore a 6 mesi
In caso di contratto a tempo determinato di durata superiore a 6 mesi la Naspi decade. Non è quindi possibile dare le dimissioni (a meno che non si tratti di dimissioni per giusta causa) da un contratto di lavoro superiore a 6 mesi per ottenere il ripristino dei pagamenti, poiché la Naspi è decaduta al momento della sottoscrizione del contratto.
Al termine del rapporto di lavoro, o anche in caso di licenziamento, sarà comunque possibile presentare una nuova domanda di disoccupazione. La stessa verrà calcolata tenendo conto anche dei contributi versati durante l’ultimo rapporto di lavoro.