Non di rado accade che, per un errore dell’INPS, o per un errore del lavoratore, vengano pagati più giorni di Naspi rispetto a quelli spettanti. Come comportarsi quindi se l’INPS paga più giorni di disoccupazione? Che cosa succede e come restituire l’importo percepito in più?
Se l’INPS paga più giorni di Naspi devo pagare una sanzione? La più grande preoccupazione di chi si è accorto di aver ricevuto dei soldi in più è quella di dover pagare una mora o una sanzione. Beh non è proprio così. Infatti l’INPS non può richiedervi indietro più soldi di quelli che vi ha dato in più, soprattutto se si tratta di un errore commesso dallo stesso istituto, ma capita spesso che l’INPS, nonostante vi paghi l’importo netto della Naspi, possa, magari l’anno successivo, richiedervi l’importo lordo, cioè comprensivo dell’imposta IRPEF.
Se l’INPS paga più giorni di Naspi devo pagare una sanzione?
Assolutamente no. L’INPS non può applicare sanzioni agli importo erogati in più sulla Naspi. Tuttavia, anche se l’errore è stato dell’INPS, il lavoratore è tenuto a restituire l’importo percepito indebitamente.
Come restituire all’INPS degli importi pagati in più sulla Naspi
Anche se vi siete accorti subito dell’errore dell’INPS sappiate che non potrete restituire quest’importo prima ancora che venga aperta una pratica di indebito. Ciò significa che prima che possiate restituire l’importo non spettante potrebbe passare qualche mese. Solitamente se la Naspi è ancora in stato “pagamento in corso” la procedura di indebito rimane in stand-by. Questo perché, qualora la Naspi dovesse ripartire, invece che aprire l’indebito l’INPS provvede ad effettuare il conguaglio con i pagamenti Naspi rimanenti.
Se invece la Naspi dovesse decadere l’INPS provvederà ad emettere una lettera con procedura di recupero dell’indebito, a questo punto potrete o saldare tutto l’importo in un’unica soluzione oppure richiedere la rateizzazione.
Richiedere la rateizzazione dell’indebito Naspi all’INPS
C’è da premettere che non esiste ancora una procedura online che permetta agli utenti di rateizzare gli indebiti. È possibile però richiedere all’INPS la rateizzazione di qualunque indebito in due modalità:
- tramite pec, allegando richiesta di rateizzazione scritta e firmata, lettera di indebito ricevuta e documento d’identità
- tramite lo sportello della sede competente previo appuntamento
Anche la rateizzazione prevede che l’importo da restituire sia esattamente quello erogato in più, quindi la restituzione si intende a tasso zero.
Problemi con l’ISEE ed il reddito
Se questo errore va ad incidere sul vostro ISEE o reddito facendovi addirittura superare uno scaglione, sicuramente questi soldi in più sono per voi più un problema che non una fortuna. Molti infatti potrebbero vedere l’indebito come un prestito a tasso zero che magari nessun istituto di credito gli avrebbe concesso, ma per molti altri si tratta di una vera ingiustizia considerato che quei soldi fanno cumulo con i redditi effettivamente spettanti. Il rischio è che si vada a superare degli scaglioni reddituali o di ISEE, che potrebbero prevedere un’aliquota di tassazione più alta, o un importo di alcune prestazioni inferiore rispetto a come sarebbe stato senza quell’importo aggiuntivo (il quale andrà comunque restituito). Vale a dire che in alcuni casi si rischia addirittura di perdere il diritto ad alcune prestazioni economiche legate all’ISEE per un errore dell’istituto stesso. In questi casi vi invitiamo sempre a rivolgervi all’INPS previo appuntamento con il numero verde 803 164 o 06 164 164 da cellulare.
Come evitare che l’INPS paghi più giorni di Naspi?
Premesso che non è possibile prevedere se l’INPS commetterà o meno un errore nell’erogare un pagamento, sicuramente inviare il Naspi-com non appena ci si rioccupa è fondamentale per evitare che vi arrivi un pagamento non spettante da parte dell’Istituto.
