Il decreto 33 del 16 Maggio 2020 è uscito in Gazzetta Ufficiale. Dal 18 Maggio liberi di circolare in Regione senza autocertificazione, dal 3 Giugno ci si potrà spostare anche da regione a regione. Stop autocertificazione
COVID-19, decreto spostamenti in Gazzetta Ufficiale, dal 18 maggio liberi tutti, dal 3 giugno anche fuori regione. Ci siamo, dopo intere settimane trascorse tra le mura domestiche, finalmente la libertà è alle porte. Non siamo esagerati, le nostre libertà in questo periodo sono state limitate in tutto e per tutto. Da domani nessuno più potrà fermarci ed identificarci con la pretesa di sapere dove stiamo andando e perché.
E’ uscito ieri in Gazzetta Ufficiale il decreto legge 16 maggio 2020, n. 33 contentente “Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19. (20G00051) (GU Serie Generale n.125 del 16-05-2020)“
Cosa prevede il decreto su spostamenti e libera circolazione uscito ieri in Gazzetta Ufficiale
Il decreto sugli spostamenti uscito il 16 Maggio in Gazzetta Ufficiale consente a tutti, o quasi, di tornare ad essere liberi cittadini di uno stato di diritto. Non ve ne eravate dimenticati vero?
Cosa si potrà fare dal 18 Maggio
Da 18 maggio sarà di nuovo possibile tornare a respirare un po’ di libertà. Ogni cittadino sarà libero di uscire e spostarsi dalla propria abitazione, da solo o in compagnia, ma solo all’interno della propria regione. Rimane il divieto di assembramenti in luoghi pubblici o comunque aperti al pubblico, ma ciò non si applica ai luoghi privati, per cui via libera a feste, ricevimenti e party privati.
Cessa l’obbligo di dover autodichiarare alle forze dell’ordine motivi degli spostamenti e luoghi di destinazione. Se per qualche tempo abbiamo creduto di vivere nel romanzo 1984 di George Orwell, oggi possiamo forse iniziare a pensare di esserci lasciati alle spalle questa orribile sensazione di oppressione. Stop all’autocertificazione.
Cosa si potrà fare dal 3 Giugno
Il decreto sugli spostamenti uscito ieri in Gazzetta Ufficiale prevede che dal giorno 3 Giugno i cittadini saranno liberi di spostarsi su tutto il territorio nazionale, sono quindi autorizzati gli spostamenti da regione a regione.
Autorizzate riunioni e funzioni religiose, ma solo nel rispetto delle misure di sicurezza relative alle distanze tra persone, che rimangono ancora in vigore fino a data da destinarsi.
Lo stesso vale per la maggior parte delle attività produttive che potranno tornare a lavorare.
Le misure contenute nel decreto si applicano fino al 31 Luglio 2020.
Chi non potrà ancora uscire
Gli unici ancora sottoposti a misure restrittive saranno i soggetti che risultano positivi al COVID-19 e coloro i quali hanno avuto con essi stretto contatto. Per questi soggetti viene ancora imposta la quarantena dalle autorità sanitarie locali e non potranno uscire finché non sarà accertata la guarigione.
decreto legge 16 maggio 2020 n. 33 Art. 1 Misure di contenimento della diffusione del COVID-19 1. A decorrere dal 18 maggio 2020, cessano di avere effetto tutte le misure limitative della circolazione all'interno del territorio regionale di cui agli articoli 2 e 3 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, e tali misure possono essere adottate o reiterate, ai sensi degli stessi articoli 2 e 3, solo con riferimento a specifiche aree del territorio medesimo interessate da particolare aggravamento della situazione epidemiologica. 2. Fino al 2 giugno 2020 sono vietati gli spostamenti, con mezzi di trasporto pubblici e privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente ci si trova, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. 3. A decorrere dal 3 giugno 2020, gli spostamenti interregionali possono essere limitati solo con provvedimenti adottati ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020, in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalita' al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree. 4. Fino al 2 giugno 2020, sono vietati gli spostamenti da e per l'estero, con mezzi di trasporto pubblici e privati, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute o negli ulteriori casi individuati con provvedimenti adottati ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020; resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. A decorrere dal 3 giugno 2020, gli spostamenti da e per l'estero possono essere limitati solo con provvedimenti adottati ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020, anche in relazione a specifici Stati e territori, secondo principi di adeguatezza e proporzionalita' al rischio epidemiologico e nel rispetto dei vincoli derivanti dall'ordinamento dell'Unione europea e degli obblighi internazionali. 5. Gli spostamenti tra lo Stato della Citta' del Vaticano o la Repubblica di San Marino e le regioni con essi rispettivamente confinanti non sono soggetti ad alcuna limitazione. 6. E' fatto divieto di mobilita' dalla propria abitazione o dimora alle persone sottoposte alla misura della quarantena per provvedimento dell'autorita' sanitaria in quanto risultate positive al virus COVID-19, fino all'accertamento della guarigione o al ricovero in una struttura sanitaria o altra struttura allo scopo destinata. 7. La quarantena precauzionale e' applicata con provvedimento dell'autorita' sanitaria ai soggetti che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di soggetti positivi al virus COVID-19 e agli altri soggetti indicati con i provvedimenti adottati ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020. 8. E' vietato l'assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura con la presenza di pubblico, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e fieristico, nonche' ogni attivita' convegnistica o congressuale, in luogo pubblico o aperto al pubblico, si svolgono, ove ritenuto possibile sulla base dell'andamento dei dati epidemiologici, con le modalita' stabilite con i provvedimenti adottati ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020. 9. Il sindaco puo' disporre la chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. 10. Le riunioni si svolgono garantendo il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. 11. Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo e dalle rispettive confessioni contenenti le misure idonee a prevenire il rischio di contagio. 12. Le disposizioni di cui ai commi 7, 8, 10 e 11 sono attuate con provvedimenti adottati ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020, che possono anche stabilire differenti termini di efficacia. 13. Le attivita' didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonche' la frequenza delle attivita' scolastiche e di formazione superiore, comprese le Universita' e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e universita' per anziani, nonche' i corsi professionali e le attivita' formative svolte da altri enti pubblici, anche territoriali e locali e da soggetti privati, sono svolte con modalita' definite con provvedimento adottato ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020. 14. Le attivita' economiche, produttive e sociali devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi, adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali. In assenza di quelli regionali trovano applicazione i protocolli o le linee guida adottati a livello nazionale. Le misure limitative delle attivita' economiche, produttive e sociali possono essere adottate, nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalita', con provvedimenti emanati ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020 o del comma 16. 15. Il mancato rispetto dei contenuti dei protocolli o delle linee guida, regionali, o, in assenza, nazionali, di cui al comma 14 che non assicuri adeguati livelli di protezione determina la sospensione dell'attivita' fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. 16. Per garantire lo svolgimento in condizioni di sicurezza delle attivita' economiche, produttive e sociali, le regioni monitorano con cadenza giornaliera l'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e, in relazione a tale andamento, le condizioni di adeguatezza del sistema sanitario regionale. I dati del monitoraggio sono comunicati giornalmente dalle regioni al Ministero della salute, all'Istituto superiore di sanita' e al comitato tecnico-scientifico di cui all'ordinanza del Capo del dipartimento della protezione civile del 3 febbraio 2020, n. 630, e successive modificazioni. In relazione all'andamento della situazione epidemiologica sul territorio, accertato secondo i criteri stabiliti con decreto del Ministro della salute del 30 aprile 2020 e sue eventuali modificazioni, nelle more dell'adozione dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri di cui all'articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020, la Regione, informando contestualmente il Ministro della salute, puo' introdurre misure derogatorie, ampliative o restrittive, rispetto a quelle disposte ai sensi del medesimo articolo 2.
