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Decreto lavoro 2023 cosa prevede? ADI e SFL nel comunicato stampa INPS

da Redazione
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Una lente d’ingrandimento sul Decreto Lavoro 2023 e i nuovi sussidi che sostituiscono il Reddito di Cittadinanza, il Supporto per la Formazione ed il Lavoro e l’Assegno di Inclusione.


Decreto lavoro 2023 cosa prevede? ADI, SFL e RDC nel comunicato stampa INPS. “Una revisione delle politiche di contrasto alla povertà” si legge nell’introduzione “e all’esclusione sociale, una nuova disciplina per la formazione e per l’accesso al mondo del lavoro: sono le linee guida che caratterizzano il “Decreto Lavoro” (Decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48), convertito con modificazioni dalla legge 3 luglio 2023, n. 85. Il testo, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 153 del 3 luglio 2023, riorganizza di fatto le misure destinate ai soggetti più fragili, ricalibrando gli indirizzi adottati sinora. Il presente focus mira a fornire una sintesi delle principali disposizioni che interessano l’attività dell’INPS, con particolare attenzione alle nuove misure di contrasto alla povertà: Assegno di Inclusione e Supporto per la Formazione e il Lavoro.”

Insomma sembra essere tutto pronto per il passaggio dal Reddito di Cittadinanza al Supporto per la Formazione e il Lavoro, per finire a gennaio 2024 con l’Assegno di Inclusione.


Comunicato stampa INPS Decreto Lavoro in PDF

E’ possibile scaricare qui sotto in PDF il comunicato stampa dell’INPS in cui sintetizza e semplifica le informazioni salienti del Decreto lavoro 2023. Assegno di Inclusione, Supporto per la Formazione ed il Lavoro e ulteriori misure messe in campo dal governo per colmare il vuoto che lascerà il Reddito di Cittadinanza.


Decreto Lavoro 2023, cosa prevede

Il “Decreto Lavoro” (Decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48), convertito con modificazioni dalla legge 3 luglio 2023, n. 85 riorganizza le misure destinate ai soggetti più fragili e le famiglie in difficoltà economica. Non solo l’abolizione del Reddito di Cittadinanza, ma una vera e propria riforma del lavoro (e speriamo anche dei Centri per l’Impiego).

Solitamente non tutti i mali vengono per nuocere, e se è vero che il Reddito di Cittadinanza poteva in un certo senso disincentivare la ricerca attiva del lavoro dall’altra abbiamo il Supporto per la Formazione ed il Lavoro che sicuramente non ci permetterà di rimanere con le mani in mano. Anche perché il “rimborso spese” è talmente esiguo che anche a voler rimanere inchiodati un mese sul divano limitandosi a respirare aria si spenderebbe comunque di più di quel che si “guadagna”.


Assegno di Inclusione ADI

L’Assegno di Inclusione prevede percorsi di inserimento sociale, di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro e dà diritto a:

  • una integrazione del reddito familiare fino alla soglia di 6.000 euro annui o a 7.560 euro annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni, oppure da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza
  • una integrazione del reddito per i nuclei familiari residenti in abitazione concessa in locazione per un importo pari all’ammontare del canone annuo previsto dal contratto di locazione come dichiarato ai fini ISEE, fino ad un massimo di 3.360 euro annui o di 1.800 euro annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.

Sarà possibile presentare la domanda per il SFL a partire dal 1° Gennaio 2024.


Supporto per la Formazione ed il Lavoro SFL

Anche il Supporto per la Formazione ed il Lavoro è una misura prevista al Decreto Lavoro 2023. Può essere richiesto dai singoli beneficiari cosiddetti “occupabili” di età compresa tra i 18 ed i 59 anni che non hanno diritto all’ADI.

Il SFL è una misura di attivazione lavorativa che prevede la partecipazione a progetti formativi, di qualificazione e riqualificazione professionale. La misura è incompatibile con il Reddito e la Pensione di Cittadinanza e con ogni altro strumento di sostegno al reddito per la disoccupazione.
Lo strumento può essere richiesto da singoli componenti dei nuclei familiari con un ISEE in corso di validità non superiore a euro 6.000 annui.

Sarà possibile presentare la domanda per il SFL a partire dal 1° Settembre 2023.


Altre misure per la tutela del lavoro

Il Decreto Lavoro 2023 prevede inoltre le seguenti specifiche norme:

  • la revoca del Reddito di Cittadinanza per tutti i nuclei familiari a partire dal 1° Gennaio 2024;
  • la possibilità di presentare domanda per l’ADI e SFL anche presso i CAF, a partire dal 1°
    gennaio 2024, oltre che presso l’INPS e i patronati;
  • i percettori dell’ADI possono svolgere lavoro occasionale in agricoltura, in base alla disciplina transitoria stabilita per il 2023-2024 dalla legge di bilancio 2023;
  • maggiorazione dell’Assegno Unico pari a 30 euro per i nuclei familiari con ISEE inferiore a 15.000 euro
  • maggiorazione Assegno Unico per entrambi i genitori lavoratori anche se l’altro genitore è deceduto;
  • incentivi per i datori di lavoro che assumono giovani “NEET”;
  • CIG in deroga per crisi e riorganizzazione;
  • Esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti;
  • detassazione del lavoro notturno e del lavoro straordinario effettuato nei giorni festivi per dipendenti di strutture turistico-alberghiere nel periodo 1° giugno – 21 settembre 2023 con reddito fino a 40 mila euro nel 2022.
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