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Disoccupazione Agricola 2016, pagamenti in ritardo a causa delle truffe?

da Redazione
disoccupazione agricola 2016

La disoccupazione agricola 2016 verrà probabilmente pagata in ritardo quest’anno, come d’altronde le altre prestazioni a sostegno del reddito erogate dall’INPS, come l’ASDI e la NASPI.

 

La causa del ritardo, stavolta, sarà forse da ricercare nelle ultime truffe all’INPS, a seguito delle quali sarà necessaria qualche settimana in più per effettuare le dovute verifiche sulle posizioni contributive.
Proprio ieri sera, durante il programma La Gabbia su La7, è andato in onda un servizio girato in Puglia in cui veniva svelato il mistero (neanche così celato, anzi spudoratamente dichiarato) delle migliaia di prestazioni a sostegno del reddito erogate dall’INPS in favore dei lavoratori agricoli.

 

Come campare a sbafo senza muovere un dito

La truffa funziona più o meno così: io imprenditore agricolo assumo per finta, e quindi solo sulla carta, svariati braccianti tra cui probabilmente parenti, amici e conoscenti. Bastano 102 giornate di lavoro agricolo nei due anni precedenti affinché i braccianti possano avere diritto a disoccupazione, malattia, assegni familiari e congedo parentale.

Ma chi lavora effettivamente nei campi? Che domande. Naturalmente i lavoratori migranti (che non chiedono diritti) retribuiti poco e in nero. In cambio di queste assunzioni fasulle i finti lavoratori pagano il datore di lavoro di un importo annuo dai 1000 ai 2000 euro, o comunque quel che serve per coprire le spese contributive.

Tutto di guadagnato per gli imprenditori che guadagnano sulle finte assunzioni, sui lavoratori sfruttati e risparmiano in tasse.
Tutto di guadagnato anche per i finti lavoratori, che, semplicemente non lavorando, nell’anno successivo potranno godere di una disoccupazione agricola solitamente non inferiore a 4/5000 euro, malattie pagate (basta avere un medico accondiscendente per farsi segnare qualche settimana di malattia, se non qualche mese) congedi e assegni familiari, il cui importo varia in base al reddito e ai componenti del nucleo familiare.

A rimetterci non sono solo i lavoratori sfruttati, ma anche tutti i contribuenti che rifocillano le casse dell’INPS e i veri lavoratori agricoli che dovranno attendere qualche settimana in più per ricevere il sussidio.

Nelle interviste svolte nelle strade della Puglia nessuno si vergogna di dichiarare l’atteggiamento truffaldino. E’ normale. Siamo in Italia. Siamo tutti ladri.

Di seguito inseriamo alcuni link di cronaca per darvi giusto un’idea dell’entità della truffa:

Truffa Agricoltura Catania

Truffa Agricoltura Messina

Truffa Agricoltura Cosenza

Truffa Agricoltura Lecce

 

In attesa che la Disoccupazione Agricola 2016 venga effettivamente pagata dall’INPS consigliamo ai lavoratori agricoli, quelli veri, di contattare il numero verde 803164 per ulteriori informazioni in merito alle proprie domande e ai pagamenti, che a quanto pare quest’anno non saranno disponibili almeno fino alla metà di giugno.

 

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