Ristori per le partite iva, proroga Naspi e REM, congedi e bonus baby-sitting sono tra le misure più attese per questo nuovo periodo di chiusure 2021.
DL Sostegno per ristori 2021 in arrivo per il fine settimana. Tutte le scuole e la maggior parte delle attività commerciali e artigiane risultano chiuse nelle zone rosse. Si ricomincia con ristori, bonus, domande e domandine, esattamente come l’anno scorso.
Eppure i vari lockdown/distanziamenti/mascherine/restrizioni/amuchine sarebbero dovuti servire a qualcosa. Anche i vaccini avrebbero dovuto dare una mano. E invece, esattamente un anno dopo, siamo ancora qui a contare i pochi spiccioli che rimangono nelle casse italiane, e tirare l’Europa per la giacchetta supplicando di sganciare qualche euro in più, con la promessa di restituirli al più presto con interessi molto salati.
I colori delle Regioni italiane dal 15 marzo
In base alle ordinanze del 5, 12 e 13 marzo e del 27 febbraio, da lunedì 15 marzo 2021 molte regioni italiane hanno cambiato colore:
- zona bianca: Sardegna;
- zona gialla (entrano però in vigore le regole della zona arancione): Calabria, Liguria, Sicilia, Valle d’Aosta;
- zona arancione (qui tutte le regole): Abruzzo, Basilicata, Provincia Autonoma di Bolzano, Toscana, Umbria;
- zona rossa (qui tutte le regole): Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia di Trento, Puglia, e Veneto.
Dal 15 marzo al 2 aprile 2021 e nella giornata del 6 aprile 2021, in tutte le zone gialle si applicano le disposizioni previste per le zone arancioni. Il 3, 4 e 5 aprile 2021, e cioè nella vigilia di Pasqua e nei giorni di Pasqua e Pasquetta, su tutto il territorio nazionale si applicheranno le restrizioni previste per le zone rosse, con la sola eccezione delle zone bianche.
DL Sostegno 2021, cosa ci aspetta
Dalle ultime dichiarazioni di Monti, compagno di merende di Mario Draghi, sembra che i prossimi passi dovranno esser fatti solo in favore delle aziende con più speranze di sopravvivenza. L’idea, come ricorda Francesco Amodeo in questa intervista a Canale Italia, è quella di lasciar affogare quelle imprese che comunque non riuscirebbero a superare questo momento (infinito?) di crisi, nemmeno con gli aiuti di Stato.
Tuttavia la nostra speranza è che gli aiuti arrivino a tutti i lavoratori danneggiati, i quali ad oggi sono costretti, in barba alla Costituzione, a non lavorare.
Proroga Naspi 2021
Si vocifera già da mesi di una proroga di ulteriori due mesi di Naspi così come accaduto per la proroga Naspi 2020. Non è ancora chiaro se la proroga riguarderà indistintamente tutti i lavoratori che hanno terminato la Naspi da Luglio 2020 ad oggi o se sarà solo per chi ha terminato la naspi nei mesi di Luglio e Agosto 2020.
Reddito di Emergenza
Anche il REM dovrebbe essere prorogato i ulteriori 3 mensilità. Non sappiamo se i requisiti per l’accesso al reddito di Emergenza rimarranno gli stessi del 2020, ma chi ritiene di averne diritto farà bene, nel frattempo, a portarsi avanti col lavoro presentando la dichiarazione ISEE 2021.
Rinnovo della CIG
Non poteva mancare il rinnovo della Cassa Integrazione Guadagni, straordinaria e in deroga. Chi è in CIG da un anno lo sa, i pagamenti arrivano dopo 2/4/6/10 mesi nel peggiore dei casi. Sarà pure un paracadute per molti, ma se si apre in ritardo diventa più un peso che un aiuto. Polemiche a parte, la proroga dovrebbe essere fino a Giugno 2021, e fino ad Ottobre per le piccole imprese che attualmente non hanno la tutela della cig ordinaria.
Ristori per le partite iva
I nuovi ristori per piccole e medie imprese e partite iva dovrebbero essere calcolati sulla base delle perdite subite (speriamo non sulla base dei redditi 2020). Il ristoro va da un minimo di 1.000 ad un massimo di 150 mila euro. La platea dovrebbe includere le partite Iva fino con fatturato fino a 10milioni.
Congedo parentale COVID e bonus baby-sitting
Riconfermati il congedo parentale COVID al 50% e il bonus baby-sitting, anche che con importo massimo di 100 euro per ogni settimana. Le domande potranno essere inoltrate, come per il 2020, attraverso il portale INPS ma al momento le domande non sono ancora pronte e il Decreto legge 30 del 13 marzo 2021 non è stato ancora recepito dall’Istituto che ancora deve emettere le circolari di riferimento. Per questo immaginiamo che, come per lo scorso anno, sarà possibile inserire le domande in modalità retroattiva non appena saranno disponibili le domande online.