Da qualche giorno l’INPS ha iniziato a respingere le domande di indennità COVID-19 600 euro per chi non rientra tra gli aventi diritto, senza possibilità di riesame…
Domanda bonus 600 euro respinta, oltre il danno anche la beffa (del ricorso oneroso). Da quanto stavate aspettando l’esito della vostra domanda di indennità COVID-19? Molti aspettano dal 1 aprile qualche notizia, almeno per sapere di che morte morire. Ebbene, da qualche giorno l’INPS ha iniziato a respingere le domande di chi, per un motivo per un altro, non rientra tra gli aventi diritto. Giusto, dirà forse qualcuno. D’altronde anche, e direi soprattutto, l’INPS è tenuta a rispettare le leggi. Ma sappiamo benissimo che molto spesso è anche l’INPS a sbagliare. Capita di accogliere una domanda che invece doveva essere respinta; in questo caso l’Istituto provvede ad aprire una pratica di indebito in capo al malcapitato.
Ma capita anche che l’INPS respinga per errore una domanda che invece deve essere accolta. Ebbene, avverso questa decisione non può essere effettuato (almeno per il momento) un ricorso amministrativo attraverso la procedura INPS dei ricorsi online. Tale procedura è totalmente gratuita e non richiede l’intervento di un legale.
Si può presentare una richiesta di riesame?
Dal numero verde INPS informano che le domande sono respinte “senza possibilità di riesame“, ma allora chi ha diritto al bonus 600 euro ma ha visto la sua domanda respinta erroneamente, che deve fare?
A nostro avviso è comunque importante provare ad inviare una richiesta di riesame della domanda, soprattutto nei casi più evidenti di errore. La richiesta di riesame può essere inviata alla sede INPS competente in una delle seguenti modalità:
- raccomandata con ricevuta di ritorno
- pec
- servizio INPSrisponde
Il riesame può essere redatto in carta semplice indicando:
- dati anagrafici + codice fiscale
- numero della domanda
- motivo della richiesta di riesame
- firma in calce
E’ bene allegare alla domanda:
- documento d’identità valido firmato
- documentazione attestante ciò che viene dichiarato all’interno della richiesta di riesame
Come posso presentare ricorso per la domanda di indennità COVID-19 respinta?
Se la domanda di bonus 600 euro risulta respinta troverete, sotto lo stato domanda, la motivazione della reiezione. Oltre alla motivazione è presente la seguente dicitura:
“Avverso il presente provvedimento Lei può proporre azione giudiziaria da notificare alla Sede Inps territorialmente competente“
Avete capito? Se ritenete che ciò che è indicato nella motivazione sia sbagliato, secondo l’INPS dovete chiamare il legale e presentare un ricorso giurisdizionale. Ma a chi conviene pagare un avvocato per ottenere, forse, 600 euro?
Eppure, sempre nel sito INPS leggiamo la differenza tra ricorso amministrativo e ricorso giurisdizionale, relativamente alla richiesta di invalidità civile. E’ permesso infatti il ricorso amministrativo solo per ciò che concerne benefici economici che attengono a requisiti non sanitari, quali il reddito, la cittadinanza, la residenza. Ebbene non è chiaro per quale motivo non venga accettato il ricorso amministrativo anche le per la domanda di indennità COVID-19 quando è accettato per tutte le prestazioni a sostegno del reddito e gli ammortizzatori sociali.
Noi di PrevidenzaFacile invitiamo comunque tutti gli utenti che si sono visti respingere ingiustamente la domanda di bonus 600 euro a presentare ricorso tramite l’apposito canale sul sito dell’INPS, nella speranza che l’Istituto prenda atto della mole di richieste pervenute e provveda ad accettare i ricorsi amministrativi pervenuti tramite la procedura telematica, che è totalmente gratuita. Chiedere un ulteriore esborso a tutti i lavoratori fermi da oltre due mesi è veramente l’ennesima beffa a danno di chi, con grandi sforzi, contribuisce ogni giorno alla crescita di questo paese.
