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Dove ritirare la Carta ADI e come richiederne una personale per ogni familiare

da Redazione
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Il nucleo familiare beneficiario dell’Assegno di Inclusione dovrà ritirare in Posta la Carta ADI sulla quale verrà accreditata la ricarica mensile. La novità è che può essere richiesta una carta ADI personale per ogni componente del nucleo familiare (individualizzazione).


Dove ritirare la Carta ADI e come richiederne una personale per ogni componente del nucleo familiare. Come il Reddito di Cittadinanza anche l’Assegno di Inclusione verrà accreditato su una carta ricaricabile chiamata Carta di inclusione o anche Carta ADI. Si continua quindi a perorare la causa della moneta digitale a discapito del contante. Delle conseguenze catastrofiche della sparizione del contante ne abbiamo parlato qui.

Se nel momento in cui prese vita il progetto del Reddito di Cittadinanza l’idea che venisse erogato con moneta elettronica poteva essere una contropartita accettabile (considerato che la maggior parte della polemica veniva indirizzata sul tipo di utilizzo che i beneficiari avrebbero fatto delle quote), oggi, consapevoli del progetto per l’eliminazione progressiva del contante, questo tipo di pagamento viene sicuramente visto in modo leggermente sospetto. Da una parte comprendiamo che il pagamento digitale è necessario altrimenti i soldi potrebbero essere utilizzati in maniera “illecita” o comunque poco edificante, dall’altra sappiamo che questo è l’ennesimo passo verso una società ipercontrollata. Fine del contante significa fine di tutte libertà.


Come e dove ritirare la Carta ADI

Il richiedente con domanda ADI accolta riceve un sms o una mail in cui si comunica il numero di carta assegnata. È possibile trovare l’avviso di emissione della Carta ADI anche tramite il portale SIISL. La consegna della Carta ADI viene effettuata presso gli uffici postali a seguito dell’accredito del primo pagamento.


Carta ADI personale per ogni componente, sempre più comodi sempre meno liberi

E proprio nell’ottica di rendere i pagamenti digitali più comodi e fruibili, così da non dover rimpiangere i contanti (ma solo finché non spariranno del tutto), è stata introdotta una bella novità: sarà possibile richiedere una Carta ADI per ogni componente maggiorenne del nucleo familiare (compreso nella scala di equivalenza). È possibile suddividere l’importo spettante solo se l’importo totale dell’ADI, almeno nel primo mese, è pari o superiore a 200 euro mensili.

L’importo a sostegno al pagamento del canone di locazione è attribuito esclusivamente al beneficiario intestatario del relativo contratto indicato nella richiesta di individualizzazione, anche se diverso dai componenti maggiorenni del nucleo familiare che esercitano le responsabilità genitoriali o sono considerati nella scala di equivalenza. In caso di più intestatari, nella domanda è necessario specificare, di comune accordo fra gli intestatari, il componente cui attribuire il sostegno; in caso di mancata indicazione, invece, il sostegno rimane attribuito al soggetto che ha presentato la domanda di Adi.

La richiesta della Carta Adi personale può essere presentata da uno qualunque dei membri maggiorenni del nucleo familiare considerati nella scala di equivalenza o esercitante le responsabilità genitoriali, e si applica automaticamente anche a tutti gli altri. È possibile richiedere una carta per ciascun componente del nucleo sia al momento di presentazione della domanda di Assegno di Inclusione sia in un secondo momento. Per richiederla in un secondo momento è necessario compilare il modello “ADI – Com esteso”. Nel momento in cui saranno erogate tutte le carte per tutti i componenti, ogni carta verrà ricaricata della quota spettante pro-capite.


Modalità di richiesta e attribuzione della Carta ADI personale (individualizzazione) e dell’importo spettante

Se si richiede la Carta ADI personale (cioè una per ogni componente) al momento della richiesta dell’ADI, Poste Italiane emette un numero di Carte ADI corrispondenti al numero di persone che ne hanno diritto all’interno del nucleo (maggiorenni inseriti nella scala di equivalenza o esercenti potestà genitoriale).

Se invece la Carta ADI personale si richiede successivamente, oltre alla prima Carta ADI emessa, che rimane attribuita al richiedente la prestazione, e ferme restando le somme accreditate su detta carta fino al termine di cui al successivo periodo, Poste Italiane emetterà ulteriori carte a favore degli altri aventi diritto del nucleo familiare.

La suddivisione dell’importo decorre dal primo mese di erogazione del beneficio, nel caso di domanda contestuale alla richiesta dell’Adi e dal secondo mese successivo a quello nel quale è stata presentata la domanda di individualizzazione, nel caso sia stata presentata in un momento successivo.

La suddivisione dell’importo non è revocabile e vale per tutto il residuo periodo di godimento del beneficio.


Pagamento quote e arretrati Carta ADI in caso di decesso

La normativa prevede che nel caso in cui il nucleo familiare percettore dell’ADI sia composto da un solo membro e questa persona dovesse venire a mancare, il pagamento si interrompe anche in presenza di eventuali mensilità arretrate non ancora erogate. In tale ipotesi, inoltre, le quote maturate e non riscosse e le somme erogate e non spese in vita dal soggetto deceduto, non entrano nell’asse ereditario e non sono trasmissibili agli eredi.

Nel caso in cui invece il nucleo familiare percettore dell’ADI sia composto da più membri maggiorenni con responsabilità genitoriali o inseriti nella scala di equivalenza e sia in corso la suddivisione dell’erogazione del beneficio, in caso di decesso di uno di questi, le eventuali quote di ADI arretrate non ancora erogate e le somme erogate e non spese in vita dal soggetto deceduto vengono riconosciute agli altri membri del nucleo, si suppone suddivise in parti uguali.

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