Per richiedere l’interdizione prorogata, ovvero la maternità prorogata al settimo mese per lavoro a rischio durante l’allattamento, è necessario presentare domanda online e allegare la specifica documentazione.
Lavoro a rischio, documentazione per domanda interdizione prorogata di maternità. Come tutte le domande di maternità, paternità, interdizione anticipata e congedo parentale, anche la domanda per l’interdizione prorogata si presenta online.
L’interdizione prorogata prevede la possibilità per la mamma di fruire del congedo di maternità fino al settimo mese dopo il parto, per tutelare mamma e bambino durante il periodo di allattamento. Questa maggiore tutela è prevista per le mamme che hanno un’alta probabilità di contrarre malattie sul posto di lavoro, o che lavorano con sostanze chimiche che possono nuocere all’organismo e al bambino in fase di allattamento.
Le categorie lavorative che più frequentemente richiedono l’interdizione prorogata sono:
- dottoresse infermiere e impiegate presso la sanità che lavorano con pazienti malati
- maestre/insegnanti
- impiegate presso aziende che trattano sostanze chimiche e/o pericolose
Domanda interdizione prorogata/maternità posticipata
La domanda per l’interdizione prorogata, o maternità posticipata, deve essere presentata all’INPS con le stesse modalità della domanda di maternità obbligatoria:
- tramite il sito INPS con le credenziali SPID/CIE/CNS
- contattando il numero verde INPS 803 164 con PIN TELEFONICO
- attraverso patronati o CAF
All’interno della domanda per la maternità obbligatoria nella pagina Dati della Domanda bisognerà spuntare la voce “Dichiaro di essere in interdizione prorogata” e inserire manualmente le date di astensione.
Cliccando su Calcola Congedo il sistema calcola in automatico il congedo ordinario di maternità (5 mesi). Bisognerà aggiungere 4 mesi alla data fine congedo obbligatorio per indicare la data fine dell’interdizione posticipata (vedi immagine).

Nelle schermate successive sarà possibile allegare il Provvedimento di interdizione per lavoro a rischio rilasciato dalla direzione territoriale del lavoro.
È possibile inviare la domanda anche senza allegato ma andrà comunque inviato successivamente. L’invio può avvenire tramite raccomandata, pec, o consegna a mano presso la sede poiché una volta inoltrata la domanda non possono più essere inseriti allegati.
Documentazione per interdizione prorogata domanda di maternità per lavoro a rischio
Se all’interno della domanda si è spuntata la voce Dichiaro di essere in interdizione posticipata dovrete poi allegare alla domanda il “Provvedimento di interdizione per lavoro a rischio rilasciato dalla direzione territoriale del lavoro“.
L’interessata deve richiedere questo documento alla Direzione territoriale del lavoro competente per la sua residenza, o il suo domicilio. Ogni ispettorato ha l’ufficio preposto al “Rilascio provvedimenti di interdizione dal lavoro per le lavoratrici in stato di gravidanza in caso di gravi condizioni lavorative o ambientali pregiudizievoli alla salute della donna e del bambino quando la lavoratrice non possa essere spostata ad altre mansioni“
Solitamente bisogna andare fisicamente all’ufficio preposto per il rilascio del documento, ma è anche possibile provare a contattare l’ufficio via email o telefono per chiedere se è anche possibile riceverlo telematicamente.
