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Malattia, maternità e gravidanza a rischio durante la Naspi

da Redazione
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Posso percepire l’indennità di maternità durante la disoccupazione? Cosa succede se mi trovo in gravidanza a rischio durante la Naspi? Se sono malato o ricoverato posso continuare a percepire il sussidio?


Per poter percepire l’indennità di disoccupazione è necessario essere in condizioni di salute ottimali per poter lavorare. La capacità lavorativa, difatti, è requisito imprescindibile per poter percepire la Naspi. In sostanza se non potete lavorare a causa della condizione di salute non potete nemmeno percepire il sussidio di disoccupazione.

Nel caso in cui dovesse verificarsi un evento che impedisce la possibilità di lavorare (malattia, maternità, gravidanza a rischio) è necessario sospendere la Naspi compilando il modello Naspi-com.


Maternità obbligatoria durante la Naspi

Il periodo di maternità obbligatoria dura 5 mesi, 2 mesi prima del parto e 3 mesi dopo il parto. Se in questo periodo state percependo l’indennità di disoccupazione, contestualmente all’invio del modello Naspi-com per sospendere i pagamenti dovete inviare anche la domanda di maternità obbligatoria (per lavoratrici dipendenti, anche se siete disoccupate).

Nel modello Naspi-com dovete indicare la data di inizio e la data di fine della maternità. Il pagamento della Naspi si sospende per tutto il periodo coperto dalla maternità, periodo in cui riceverete da parte dell’INPS il pagamento della maternità obbligatoria. Al termine della maternità lINPS ripristinerà i pagamenti della Naspi per il periodo rimanente.

Ovviamente durante la Naspi non si può fruire del congedo parentale né è possibile richiedere la flessibilità.


Gravidanza a rischio durante la Naspi

Se durante la Naspi dovesse verificarsi l’evento di una gravidanza a rischio, come per la maternità obbligatoria è necessario presentare il modello Naspi-com per sospendere i pagamenti e contestualmente inviare domanda di maternità (per lavoratrici dipendenti). All’interno della domanda spunterete la voce Dichiaro di essere in interdizione anticipata.

Se il periodo della gravidanza a rischio è solo per un periodo limitato sia nel modello Naspi-com che nella domanda di maternità dovrete inserire le date di inizio e fine del suddetto periodo.

Qualora, invece, il periodo di interdizione dovesse durare fino all’inizio della maternità obbligatoria (ovvero fino al settimo mese) bisognerà indicare:

  • nel modello naspi-com, il periodo che va dalla data di inizio dell’interdizione anticipata fino al termine della maternità obbligatoria (3 mesi dopo il parto)
  • nella domanda di maternità il periodo che va dalla data di inizio dell’interdizione anticipata fino alla data presunta del parto. Dopo il parto dovrete presentare una nuova domanda di maternità obbligatoria per i 3 mesi post-parto


Malattia durante la Naspi

Se state percependo la Naspi e dovesse verificarsi un evento di malattia lieve /influenza, raffreddore, piccoli incidenti domestici) potete anche fare a meno di comunicarlo all’INPS, continuando quindi a percepire il sussidio regolarmente.

Ma se invece dovesse capitare un infortunio grave che vi impedirebbe di lavorare siete tenuti a sospendere la disoccupazione utilizzando il modello Naspi-com. Contestualmente inviate all’INPS il certificato di malattia rilasciato dal vostro medico. Al termine della malattia dovete inviare all’INPS il certificato di riacquisita capacità lavorativa in modo tale che possa ripristinare i pagamenti della Naspi.

Anche, e soprattutto, in caso di ricovero è necessario sospendere la Naspi.

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