Lo abbiamo sempre detto, senza l’aiuto di qualche “addetto ai lavori” organizzare una truffa col Reddito di Cittadinanza è praticamente impossibile. Decide di persone sono infatti riuscite a prendere il sussidio con l’aiuto del gestore di un CAF ACLI di Palermo e di un dipendente della società partecipata dalla Regione Siciliana Sas servizi ausiliari Sicilia.
Maxi truffa Reddito di Cittadinanza, 2 arresti e 93 indagati a Palermo. Un dipendente della società partecipata dalla Regione Siciliana Sas servizi ausiliari Sicilia, con anche l’ausilio del gestore di un CAF ACLI, in cambio di somme di denaro, falsificava la documentazione atta a certificare i requisiti per accedere al Reddito di Cittadinanza. Così decine di persone hanno fruito del sussidio per diversi mesi, per un importo complessivo di 620.402 euro.
Il gestore del patronato avrebbe inoltre più volte provato a corrompere dipendenti comunali con soldi e regali al fine di velocizzare l’iter dei cambi di residenza per i suoi “clienti”. Proprio da un dipendente comunale è partita la denuncia che ha dato poi inizio alle indagini da parte della guardia di finanza.
Maxi truffa Reddito di Cittadinanza a Palermo, i reati contestati
Sono immediatamente scattati gli arresti domiciliari per F. T., 47 anni, impiegato della società partecipata dalla Regione Sas servizi ausiliari Sicilia e gestore di un Caf ACLI di Palermo.
I reati contestati sono truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso materiale e ideologico in atto pubblico e appunto istigazione alla corruzione.
Analisi di una truffa
Ciò che abbiamo sempre sostenuto è che è davvero difficile percepire il Reddito di Cittadinanza se non si hanno i requisiti per ottenerlo. Infatti affinché la truffa possa avvenire è necessario avere almeno un complice tra gli “addetti ai lavori”, solitamente persone che rivestono ruoli o cariche pubblici, o comunque occupano posti di potere.
Li abbiamo chiamati scherzosamente robinhood, questi benefattori del popolo, con l’unica differenza che Robin Hood non si faceva certo pagare dai bisognosi che andava aiutando in giro per Nottingham. Tra l’altro al momento non possiamo sapere se i clienti aiutati a percepire indebitamente il Reddito di Cittadinanza fossero realmente poveri o falsi poveri. La realtà però è che molto spesso la domanda di Reddito di Cittadinanza è stata respinta anche a persone con reddito o ISEE bassissimo, oppure che per un cavillo, ma certamente possiamo dire che non è tanto più giusto di prendere indebitamente ciò di cui si ha bisogno per sfamarsi e sopravvivere.