Per insegnanti e precari della scuola è tempo di inviare la domanda di Naspi, ma come lo scorso anno ci sono ancora problemi sull’aggiornamento dell’estratto contributivo. Ecco come evitare ritardi nei pagamenti e valutazioni errate.
Naspi 2019 per insegnanti e precari della scuola. Per queste categorie di lavoratori i versamenti contributivi relativi ai rapporti di lavoro degli finiscono nelle casse della gestione EX-INPDAP. Spesso però i tempi di elaborazione e di aggiornamento dell’estratto contributivo si rivelano abbastanza lunghi. Ne deriva che, al momento dell’accoglimento della domanda di Naspi, se tali contributi non sono ancora presenti, il calcolo da parte dell’INPS viene elaborato solo sulla base di quelli presenti. E così può capitare che a fronte di un rapporto di lavoro durato anche 9 mesi, ci si ritrovi con una NASPI di durata estremamente breve.
Sbigottimento iniziale a parte, è bene sapere che non tutto è perduto, anzi. La questione è facilmente risolvibile, seppur con i tempi dell’INPS, che andranno sicuramente a dilatarsi.
Domanda Naspi non ancora inviata: cosa fare per evitare ritardi nei pagamenti e valutazioni errate
Se non avete ancora inviato la domanda di Naspi ma al momento della compilazione vi rendete conto che mancano dei versamenti contributivi sarà bene allegare alla domanda, oltre al modello SR163 anche i cedolini delle mensilità mancanti e i relativi contratti di lavoro. In questo modo sarà possibile evitare ritardi nella lavorazione e nei pagamenti
Domanda Naspi inviata: cosa fare per evitare ritardi nei pagamenti e valutazioni errate
Se avete già inviato la domanda di Naspi ma vi rendete conto solo successivamente del mancato aggiornamento dei contributi potete inviare una pec alla vostra sede INPS di competenza.
Nell’oggetto della mail potete indicare: Cedolini e contratti + il vostro codice fiscale + Numero domanda Naspi
Naspi insegnanti: cosa fare se la durata è inferiore rispetto a quella effettivamente spettante
Prima di tutto, a prescindere dal fatto che il calcolo della durata vi appaia corretto o meno, è consigliabile verificare che tutti i contributi siano visibili all’interno del vostro estratto contributivo nella scheda Estratto Conto Dipendenti Pubblici.
Se i contributi relativi ai tutti i rapporti di lavoro sono presenti molto probabilmente il calcolo delle giornate spettanti è stato eseguito correttamente. Per sicurezza potete provare a fare da voi i calcoli come indicato in questo nostro articolo.
Se i periodi contributivi non fossero invece ancora presenti nell’estratto conto la prima cosa da fare è contattare il numero verde INPS 803 164 per verificare che effettivamente il calcolo delle giornate spettanti per la Naspi sia errato. Una volta accertato l’errore è possibile procedere ad una richiesta di riesame o ricorso.
RIESAME NASPI INSEGNANTI
Il riesame prevede sicuramente tempi più stretti. Per effettuare una richiesta di riesame è possibile:
- recarsi presso gli sportelli della propria sede INPS e presentare una richiesta in carta semplice allegando tutti i cedolini o le buste paga relative ai periodi di lavoro non presenti all’interno dell’estratto contributivo.
- inoltrare una PEC all’indirizzo della propria sede INPS, allegando tutti i cedolini o le buste paga relative ai periodi di lavoro non presenti all’interno dell’estratto contributivo.
RICORSO NASPI INSEGNANTI
Il ricorso prevede invece tempi più lunghi. E’ possibile presentare il ricorso:
- online con il proprio PIN DISPOSITIVO cliccando su questo link
- tramite intermediario, avvocato, patronato (sconsigliato in quanto l’errore in questo caso è facilmente dimostrabile e questa modalità è sicuramente più dispendiosa)