Tanta paura per i pensionati che si sono visti recapitare il messaggio/bufala siglato INPS sul pagamento della pensione al 50% a causa del coronavirus.
Vi raccomandiamo sempre di controllare le fonti e per qualsiasi dubbio contattare il numero verde 803 164
Messaggio/bufala INPS sul pagamento della pensione al 50%. Non basta la situazione emergenziale che tutti, soprattutto pensionati e anziani, stiamo vivendo in questi giorni di segregazione in casa. C’è anche chi si diverte a creare nuove bufale per seminare il panico, stavolta tra le fasce più deboli della popolazione. E per chi di pensione vive, o sopravvive, non è di certo rincuorante ricevere un comunicato simile. Le bufale sul web ormai viaggiano più veloci dei pettegolezzi, e divertirsi a creare panico tra anziani e invalidi è davvero deprecabile.
Vi riportiamo il testo del contenuto del messaggio bufala:
“Roma, 09-03-2020
Messaggio n. 1003
Oggetto: Pagamento pensioni : Nuove modalità per situazione di emergenza
Con il presente messaggio si comunica che a seguito del protrarsi dell’attuale situazione di emergenza, il pagamento delle pensioni per il mese di Aprile avverrà in forma ridotta del 50%, per poi essere recuperato integralmente nel mese di Agosto.
Il Direttore Generale Vicario
Vincenzo Cairoli”
Come si apprende dall’articolo di Open, il messaggio è stato accuratamente riprodotto con tanto di intestazione dell’istituto e firma di un tal Direttore Generale Vincenzo Cairoli.

Uno scherzo davvero di dubbio gusto. Per questo ci teniamo a diffondere il più possibile questo messaggio di smentita.
Non esiste infatti ad oggi un messaggio INPS 1003 del 09/03/2020, e non esiste nemmeno il tal Vincenzo Cairoli di cui si riporta la firma in calce al messaggio. L’attuale Direttore Generale INPS è Gabriella Di Michele.
Pensione erogata in Aprile al 100%
Confermiamo quindi l’erogazione di tutte le pensioni, compresa quella di Aprile, al 100% dell’importo spettante e non al 50%. In questo articolo troverete tutte le date del calendario pensioni 2020 che verranno erogate regolarmente dall’INPS.
