Da ora in poi conoscere la tua pensione, se sei un medico o odontoiatra, è ancora più semplice. L’ENPAM infatti lancia la busta arancione, un nuovo logo, per indicare la possibilità di entrare nella tua area riservata e scoprire in tempo reale quale sarà la tua pensione.
Un’idea che è stata lanciata all’inizio del mese, basata sulla “maggiore consapevolezza dei medici”, come afferma il presidente Alberto Oliveti.
Un modo, dunque, per simulare la rendita futura Enpam e quindi porre le basi per un rapporto di fiducia con i propri iscritti, che sia trasparente, chiaro e corretto.
Ciò permetterà infatti di fare delle scelte responsabili in merito alla vita lavorativa in tempo utile.
Un quadro pensionistico completo è quindi il risultato raggiunto come obiettivo dall’ENPAM per ben settantamila medici di famiglia, pediatri e convenzionati della continuità assistenziale, senza contare gli operatori del 118, che potranno visualizzare le tre parti che formano la pensione: il Fondo di medicina generale; la cosiddetta “Quota A”, ossia il contributo minimo obbligatorio; la “Quota B”, ossia quella parte di pensione maturata con l’eventuale attività di libero professionista.
Una modalità operativa europea, lanciata in Svezia, dove tutti i lavoratori ricevono una busta di colore arancione contenente tutte le informazioni su quanto accumulato per la vita post-lavorativa. Anche in Italia, quindi, i giovani potranno essere certi che, prima o poi, anche loro percepiranno la pensione. Una cosa non da poco, data l’incertezza generata dalla crisi del mercato del lavoro.
Grazie a dei simulatori, quindi, i lavoratori possono visualizzare tre diverse ipotesi:
1. Il calcolo sulla media dei redditi percepiti fino al momento dello stesso;
2. Il calcolo della media contributiva dell’ultimo periodo lavorativo, pari a tre o cinque anni;
3. La possibilità di avere, dal momento della simulazione all’età pensionabile, il reddito dell’ultimo anno.
Un servizio che è stato ampliato già nel 2014, dove sono state più di trecentomila le simulazioni evase online, per quanto attiene la Quota A e i redditi da libera professione, e che potrebbe essere perfezionato mediante la comprensione delle quote di pensione per tutte quelle attività svolte come specialista ambulatoriale o esterno. Basterà, quindi, richiedere la trasmissione dei dati all’ASL competente.