Piccolo Prestito INPS a tassi agevolati. Ecco chi può presentare domanda per ottenere piccoli prestiti a breve termine.
Si chiama Piccolo Prestito e può essere richiesto all’INPS in caso di necessità. L’erogazione prevede la restituzione a tasso agevolato entro massimo 4 anni, con una trattenuta sullo stipendio o sulla pensione del richiedente.
Chi può richiedere il Piccolo Prestito INPS
Il Piccolo Prestito INPS può essere richiesto da tutti i dipendenti pubblici o pensionati della dipendenti pubblici e i pensionati iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo Credito). I dipendenti pubblici sono infatti stati assorbiti dall’INPS e la gestione INPDAP si è trasformata in EX-INPDAP.
Piccolo Prestito INPS – quanto si può richiedere
L’importo che può essere richiesto in prestito è pari a una, due, tre o quattro mensilità di stipendio o di pensione. Si si richiede il prestito dell’importo pari a una mensilità, tale importo andrà restituito in un anno, due mensilità in due anni, tre mensilità in tre anni e quattro mensilità andranno restituite in quattro anni.
Le mensilità richieste possono essere anche raddoppiate, ovvero è possibile richiedere due mensilità da restituire in un anno, o 4 mensilità in due anni, fino ad un massimo di otto mensilità da restituire in 4 anni. Questa opzione è possibile solo se il richiedente non ha altre trattenute su stipendio o pensione. Per il pensionato la trattenuta non può superare comunque superare un quinto della sua pensione.
Come presentare domanda di Piccolo Prestito
La domanda per il Piccolo Prestito INPS può essere presentata:
- attraverso il sito INPS con il codice PIN DISPOSITIVO (clicca qui per presentare subitola domanda)
- tramite Contact center al numero verde INPS 803 164 oppure 06 164 164 da cellulare
- tramite enti di patronato
Piccolo Prestito, come funziona
– Piccolo Prestito, liquidazione e restituzione
Il pagamento dell’importo richiesto avviene con accredito sul conto corrente bancario o postale indicato dal richiedente. Nel caso del richiedente pensionato corrisponde all’ IBAN già in possesso dell’Istituto per l’accredito della pensione.
La prima rata di viene trattenuta (su stipendio o pensione) a partire dal secondo mese successivo a quello di erogazione dell’importo richiesto.
Il piccolo prestito può essere rinnovato dopo il periodo minimo di ammortamento (e contestuale versamento delle rate), che è pari alla metà del periodo complessivo di rimborso previsto. Nello specifico:
- dopo sei mesi per i prestiti annuali;
- 12 mesi per i prestiti biennali;
- 18 mesi per i prestiti triennali;
- 24 mesi per i prestiti quadriennali
Sull’importo lordo della prestazione sono applicate le seguenti trattenute:
- il tasso di interesse nominale annuo del 4,25%;
- un’aliquota dello 0,50%, per spese di amministrazione;
- un premio fondo rischi applicato per fasce di età e di durata del prestito, secondo la tabella allegata all’ultima pagina del regolamento prestiti.
– Piccolo Prestito INPS, estinzione anticipata
Il richiedente può, in ogni momento, richiedere l’estinzione anticipata del Piccolo Prestito, effettuando il versamento del debito residuo. Al richiedente verrà rimborsata nel calcolo del residuo la quota del fondo rischi, pari al periodo di abbreviazione della garanzia.
Per effettuare la richiesta di estinzione anticipata del prestito collegarsi al servizio Gestione Dipendenti Pubblici – Servizi per lavoratori e pensionati – Per area tematica – Credito/Domande.
In caso di decesso del beneficiario del prestito o l’invalidità assoluta e permanente contratta in servizio e per causa di servizio, estingue ogni obbligazione verso il Fondo Credito. L’INPS non procede nei confronti degli eredi per il debito rimanente.
– Piccolo Prestito INPS, chi può richiederlo
Il dipendente in servizio, presso amministrazioni statali o enti locali, iscritto al Fondo Credito che versa il contributo con trattenuta in busta paga dell’aliquota dello 0,35%. Gli altri dipendenti pubblici accedono al piccolo prestito solo se hanno aderito al Fondo Credito entro il 31 maggio 2008 (decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 7 marzo 2007, n. 45 e successive modificazioni).
I dipendenti pubblici con contratto a tempo determinato possono richiedere il piccolo prestito solo per la durata degli anni mancanti alla scadenza del contratto di lavoro.