Il regime fiscale e i fondi stanziati per il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) sono ora definiti. Secondo il decreto legge n. 48/2023, i benefici del SFL, che sono identificati come sussidi, sono esenti dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF). Ma quanto costa all’Italia ogni anno il finanziamento del sussidio?
Supporto Formazione Lavoro fiscalità e finanziamento: ecco quanto ci costa ogni anno. Il decreto-legge n. 48/2023 oltre a definire la fiscalità degli introiti percepiti a titolo di SFL ha anche stabilito le previsioni finanziarie e gli incentivi correlati. Il finanziamento per il prossimo decennio è dettagliato, con specifiche suddivisioni per il beneficio economico dell’SFL.
Quanto ci costa ogni anno il Supporto Formazione e Lavoro
I fondi per il Supporto Formazione Lavoro sono ripartiti in 3 spese principali:
- per il pagamento del sussidio 122,5 milioni di euro per il 2023, 1.354,1 milioni per il 2024, 1.195,1 milioni per il 2025, 935,6 milioni per il 2026 e 557,2 milioni annualmente a partire dal 2027,
- per gli incentivi per i datori di lavoro che assumono il finanziamento è diviso in: 100,7 milioni nel 2024, crescendo annualmente fino a 47,8 milioni a partire dal 2033. Ricordiamo che chi assume a tempo indeterminato i percettori di SFL ha diritto ad un incentivo che consiste nell’esonero dal versamento del 100 per cento dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, per un periodo massimo di dodici mesi, nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile. Sono esclusi dall’incentivo i premi e i contributi dovuti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.
- per i relativo contributo di cui all’articolo 12, comma 10: 6,1 milioni di euro per l’anno 2024, 1,5 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2029 e 1,6 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2030.
Complessivamente possiamo dire che in totale per il 2024 il Supporto Formazione e Lavoro ci costerà approssimativamente di 1 miliardo e 460 milioni di euro.
Cosa accade in caso di esaurimento fondi?
Nel caso in cui i fondi per il SFL si esauriscano, provvederanno i Ministeri del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell’Economia e delle Finanze a ristabilire la compatibilità finanziaria, modificando l’ammontare dei benefici, incentivi o contributi forniti. Durante questo periodo di attesa, il ricevimento di nuove applicazioni e i pagamenti saranno sospesi.
L’INPS avrà il compito di monitorare l’erogazione dei benefici, inviando un resoconto mensile ai ministeri sopra citati. Quando il 90% delle risorse disponibili è stato accantonato, l’INPS avviserà tempestivamente i ministeri.
Se si dovessero riscontrare economie nelle somme destinate ai diversi tipi di misure, queste potranno essere utilizzate per finanziare ulteriori esigenze relative ad altre categorie di misure. Concludendo, il Ministro dell’Economia e delle Finanze è autorizzato ad apportare le necessarie modifiche al bilancio.
Regime fiscale e impignorabilità del SFL
Come stabilito dal combinato disposto degli articoli 12, comma 10, e 3, comma 3, del decreto-legge n. 48/2023, il beneficio economico del SFL è esente dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), ai sensi dell’articolo 34, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 601, e si configura come sussidio di sostentamento a persone comprese nell’elenco dei meno abbienti ai sensi dell’articolo 545 del codice di procedura civile. Ne deriva che il Supporto Formazione e Lavoro non si troverà nella Certificazione Unica rilasciata dall’INPS, non è soggetta a tassazione e non va dichiarato nei redditi da lavoro della dichiarazione dei redditi 730.
