Il Ministro Francesco Lollobrigida annuncia con entusiasmo la proroga della data di attivazione della Carta per tutti coloro i quali hanno dimenticato ancora di farlo…
Ancora nessun rinnovo per la Carta Dedicata a te, prorogata solo la data di attivazione. Con una nota sul sito il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste annuncia la proroga della data di attivazione della Carta Dedicata a te. Per problemi di varia natura (non specificata, ma certamente contro la loro volontà) oltre 100.000 persone che pure avevano diritto alla carta non sono riuscite a ritirarla o ad attivarla entro il 15 Settembre 2023. Per questo motivo il MASAF ha ritenuto opportuno prorogare la data di scadenza per la prima attivazione (primo utilizzo della carta) al giorno 15 dicembre 2023. Riferimento normativo Decreto interministeriale Masaf-Mimit-Mefdel 29 novembre 2023, n.660310.
Le novità – Proroga attivazione + bonus carburante da 77,20 euro
“Tutte quelle famiglie” si legge nella nota “che non erano riuscite a ritirare la carta o a effettuare la prima transazione entro lo scorso 15 settembre, potranno attivare la card e disporre, dal 15 dicembre prossimo, di 382,50 euro, somma alla quale ora si aggiungono i 77,20 euro da destinare all’acquisto di beni alimentari o di carburante“. Lo annuncia il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, dopo la pubblicazione del decreto interministeriale Masaf-Mimit-Mefdel 29 novembre 2023, n.660310 (clicca qui per leggere il decreto) con il quale si potenzia lo strumento che registra un aumento di risorse di 100 milioni, passando così da 500 a 600 milioni di euro.
Nel decreto al momento nessuna traccia del rinnovo della carta Dedicata a te, nè per il 2023 né per il 2024.
“Uno straordinario successo“
Secondo il Ministro “la card è stata uno straordinario successo e l’efficacia della misura è dimostrata dai numeri: il 91% delle famiglie beneficiarie, con un ISEE inferiore a 15mila euro, individuate dall’Inps, ha utilizzato questo strumento per fronteggiare la difficile congiuntura economica e l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità“.
Ora possiamo anche essere d’accordo che si sia trattato di un aiuto, seppur minimo, alle famiglie in difficoltà, ma da qui a definirlo uno straordinario successo ci pare davvero una beffa. Quando si rende necessaria un’opera di carità evidentemente è perché ci si trova di fronte ad un’emergenza. Inoltre c’è da dire sarebbe davvero difficile che chi riceve dei soldi in regalo scelga di rifiutarli o comunque di non utilizzarli.
Uno straordinario successo sarebbe permettere alle famiglie italiane di non sprofondare nella povertà in cui sono state spinte negli ultimi 30 anni.
Platea e numeri
Sempre il Ministro aggiunge: “Su una platea di beneficiari pari a 1,3 milioni di famiglie, più di 100mila nuclei non erano riusciti ad accedere alla misura nei tempi previsti. Per tale motivo, il Governo Meloni è intervenuto riaprendo i termini per la prima attivazione delle carte, che dovrà essere fatta entro il 31 gennaio 2024“.
Da quel che ci risulta la platea degli aventi diritto in base ai requisiti era molto più ampia ma non tutti hanno potuto ricevere la carta poiché ne sono state disposte solo 1,3 milioni, per questo motivo si è reso necessario stilare le graduatorie. Si doveva dare la priorità a chi aveva i requisiti peggiori.
Si stima che le famiglie sotto la soglia di povertà attualmente sono circa 2,8 milioni, cioè oltre 5,6 milioni di individui, ma la carta era destinata solo alle famiglie con minori a carico.
Non ci dimentichiamo inoltre il corto circuito generato anche dalla totale mancanza di trasparenza sulle graduatorie. Molti, consapevoli di avere requisiti peggiori di alcuni amici o conoscenti che invece avevano ricevuto la carta, non sono rientrati in graduatoria senza nemmeno sapere perché. Quando si è trattato di dover fornire delle risposte né INPS, né i Comuni, né Poste Italiane sono mai stati in grado di fornirle.
Gli acquisti e l’inchino alla GDO
Continua Lollobrigida “Oltre la metà delle famiglie ha preferito comprare prodotti freschi, quali ortaggi, frutta, pesce e carne, mentre oltre il 41% ha acquistato prodotti da scaffale, come pasta, biscotti e conserve. Questo provvedimento, che prevede una innovativa collaborazione tra Ministeri e per questo ringrazio i colleghi Urso e Giorgetti, non solo conferma la sinergia messa in atto tra i dicasteri dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, ma ribadisce la nostra attenzione nei confronti delle famiglie che vivono un momento di difficoltà economica. Allo stesso tempo, rappresenta un sostegno alle filiere produttive italiane, un contributo alla crescita sia dei consumi interni sia del sistema economico nazionale. Per questo ringrazio anche il comparto della Grande distribuzione organizzata che continuerà a garantire un ulteriore sconto del 15% sugli acquisti effettuati con la carta“.
Per permettere la spesa con questa carta, era necessaria un’iscrizione preventiva da parte degli esercenti per essere inseriti nella lista degli esercenti autorizzati. Con un AVVISO PUBBLICO sul sito istituzionale, che nessun piccolo commerciante avrebbe mai trovato nemmeno per sbaglio, si annunciava che il termine delle richieste di iscrizione era il 20 giugno 2023. Viene da sé che, come potete anche vedere in questa pagina, la maggior parte dei punti vendita (99%) facciano parte del cerchio magico della GDO.
In sostanza quei 500 milioni di euro sono finiti direttamente nelle casse dei supermercati di tutta Italia (previo lo sconto/accordo del 15%), penalizzando ancora una volta i piccoli imprenditori, artigiani, commercio di prossimità e agricoltori.
L’esperimento è andato così bene, e gli esercenti sono rimasti talmente soddisfatti, che il prossimo anno le risorse passeranno da 500 a 600 milioni di euro.
Nessuna data certa per il rinnovo della carta Dedicata a Te
Il Decreto al momento non prevede alcun rinnovo della carta Dedicata a Te, ne deriva che solo chi era rientrato in graduatoria a luglio ma non era riuscito ad avere la carta può accedere a questa misura.
Il rinnovo è comunque previsto per il 2024, ma al momento non c’è ancora certezza sulle tempistiche.
