L’emergenza sanitaria del 2020 ha determinato ulteriori ritardi sui tempi di attesa per la chiamata a visita di invalidità civile o la visita per l’accompagnamento. L’INPS ha adottato delle soluzioni per accelerare i tempi grazie all’art. 29-ter legge 120/20, vediamo quali
Visita per invalidità civile e accompagnamento: come accelerare i tempi. Le richieste di invalidità civile, indennità di accompagnamento e accertamento dell’handicap legge 104/92 prevedono che il richiedente sia visitato dalla commissione medica (INPS o ASL). Prima dell’emergenza sanitaria i tempi di attesa per la prima visita erano di circa 30 giorni.
Semplificazioni in materia di invalidità civile, art. 29-ter legge 120/20
La diffusione del COVID-19 e la conseguente impossibilità di eseguire sia le prime visite sia le visite di revisione per l’invalidità civile, hanno portato ad un aggiornamento della materia normativa per continuare ad erogare un servizio fondamentale, che è quello dell’assistenza agli invalidi e ai disabili, e allo stesso tempo evitare la diffusione del virus.
Le agevolazioni riguardano solo le regioni in cui è presente la convenzione CIC (Convenzione Invalidi Civili). L’agevolazione consiste nella possibilità di inviare alla propria sede INPS di competenza il fascicolo sanitario contenente le relazioni mediche specialistiche relative alle patologie del richiedente.
L’art. 29-ter legge 120/20 (Allegato p.1) in materia di semplificazioni prevede le seguenti disposizioni:
Art. 29-ter. (Semplificazione dei procedimenti di accertamento degli stati invalidanti e dell'handicap) 1. Le commissioni mediche pubbliche preposte all'accertamento delle minorazioni civili e dell'handicap ai sensi dell'articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, sono autorizzate a redigere verbali sia di prima istanza che di revisione anche solo sugli atti, in tutti i casi in cui sia presente una documentazione sanitaria che consenta una valutazione obiettiva. 2. La valutazione sugli atti può essere richiesta dal diretto interessato o da chi lo rappresenta unitamente alla produzione di documentazione adeguata o in sede di redazione del certificato medico introduttivo. In tale secondo caso spetta al responsabile della commissione di accertamento indicare la documentazione sanitaria da produrre. Nelle ipotesi in cui la documentazione non sia sufficiente per una valutazione obiettiva, l'interessato è convocato a visita diretta».
>> Indennità di accompagnamento e ricovero, quando sono compatibili <<
Accelerare i tempi per la prima visita di invalidità civile
Come già accennato, l’agevolazione prevista dall‘art. 29-ter legge 120/20, è valida solo per le regioni in convenzione CIC. Le sedi INPS di queste regioni sono dunque autorizzate a svolgere la prima visita di accertamento per l’invalidità civile mentre in tutte le altre regioni la prima visita è a carico della ASL.
Lista delle Regioni e delle Province in cui la prima visita di invalidità civile o l’aggravamento per l’accompagnamento è eseguita dall’INPS:
- BASILICATA: Potenza, Matera
- CALABRIA: Cosenza, Crotone, Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio Calabria;
- CAMPANIA: Avellino, Benevento, Caserta, Salerno;
- FRIULI VENEZIA GIULIA: Pordenone;
- LAZIO: Roma, Frosinone, Rieti, Latina, Viterbo;
- SICILIA: Trapani, Caltanissetta, Messina;
- VENETO: San Donà di Piave, Verona, Venezia.
Se il richiedente è residente in una delle province presenti nell’elenco avrà la possibilità di inviare la documentazione sanitaria alla propria sede INPS di competenza.
I residenti nelle altre province non presenti in elenco dovranno rivolgersi alle ASL competenti.
Dal 04/10/2021 è possibile anche allegare online la documentazione sanitaria, ne abbiamo parlato in questo articolo.
Come inviare la documentazione sanitaria all’INPS
Il richiedente l’invalidità civile, o il suo tutore/amministratore, ha la possibilità di inviare la documentazione sanitaria relativa alle patologie che ritengono possano dar diritto all’invalidità civile in due modalità: tramite PEC o tramite mail
La PEC, anche se intestata ad un delegato, è sempre preferibile poiché ha valore di raccomandata, ma se non si ha la possibilità è comunque possibile inviare la documentazione tramite una semplice e-mail.
Per recuperare l’indirizzo PEC delle sedi potete far riferimento alla pagina principale della vostra sede INPS presente sul sito istituzionale. L’e-mail invece deve essere inviata all’indirizzo della Medicina Legale.
Attenzione però! Non tutte le sedi INPS hanno l’ufficio di medicina legale.
Prendiamo ad esempio l’agenzia della sede INPS di Policoro.

Come potete vedere la gestione della medicina legale di Policoro è in carico alla sede INPS di Matera, ciò significa che la PEC, o la mail, andrà inviata alla sede INPS di Matera.

Cosa inserire nella mail da inviare all’INPS
Una volta individuato l’indirizzo PEC o mail al quale volete inviare la documentazione sanitaria potete procedere a scaricare sul vostro PC la scansione o le foto (leggibili) della documentazione sanitaria attestante le patologie del richiedente. Se volete inviare la mail o la PEC dal cellulare ovviamente questo passaggio non è necessario, basterà allegare le foto direttamente dalla vostra galleria fotografica.
L’oggetto. L’oggetto della comunicazione dovrà essere il seguente: “Richiesta di Valutazione agli atti ai sensi dell’art. 29-ter legge 120/20. Invio documentazione sanitaria”.
Il testo. Potete inserire un breve testo a piacere, di seguito vi riportiamo una comunicazione standard che potete utilizzare inserendo ovviamente i vostri dati:
“Spett.le INPS,
con la presente si invia la documentazione sanitaria relativa a NOME COGNOME DATA DI NASCITA CODICE FISCALE, a seguito della presentazione della domanda di invalidità civile numero NUMERO PROTOCOLLO/NUMERO DOMUS.
Per ulteriore documentazione o contatti NUMERO DI CELLULARE e INDIRIZZO EMAIL.
Distinti saluti,”
Gli allegati. In allegato alla domanda andrà inserita tutta la documentazione sanitaria che ritenete possa essere utile ad aumentare la percentuale di invalidità. Di solito si tratta di relazioni mediche specialistiche di medici del Servizio Sanitario Nazionale specificatamente relative alla patologia, inutile allegare un’infinità di roba che nessuno leggerà mai. Analisi, esami, lastre, TAC non servono.
Se il titolare della PEC non è il richiedente, né il suo tutore/amministratore di sostegno, sarà necessario allegare una delega firmata dal richiedente e un suo documento d’identità con cui autorizza il titolare della PEC ad inviarla per suo conto.
Se il titolare della PEC è tutore/amministratore di sostegno del richiedente andrà allegato il decreto di nomina.