A seguito dell’emergenza sanitaria per COVID-19 il Decreto Marzo Cura Italia ha previsto la possibilità per le famiglie di fruire del voucher baby-sitting. 600 o 1000 euro, a seconda dei casi, accreditati sul proprio portafogli elettronico potranno essere utilizzati per retribuire la baby sitter che ha badato ai bambini durante la chiusura delle scuole.
Voucher baby-sitting coronavirus, come ottenerlo e come si usa. Sarà disponibile a partire dai primi giorni di Aprile la possibilità di inserire la domanda per richiedere i voucher per le baby sitter. La procedura prevede, oltre l’invio della domanda, anche l’iscrizione nel portale delle Prestazioni di Lavoro Occasionale per accreditare del voucher baby-sitting sul proprio portafogli elettronico.
Le domande per il voucher baby-sitting potranno essere inoltrate a partire dal giorno 1° Aprile 2020.
Bonus baby-sitting COVID-19 a chi spetta e quanto spetta
Il voucher baby-sitting spetta per:
- i figli fino a 12 anni, ovvero che alla data del 05 Marzo 2020 non avevano ancora compiuto 13 anni.
- i figli disabili senza limiti di età iscritti a scuole di ogni ordine e grado o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale
L’importo spettante è pari ad un massimo di 600 euro per famiglia per le seguenti tipologie di lavoratori:
- lavoratori dipendenti del settore privato
- lavoratori iscritti alla Gestione separata di cui all’art. 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335
- lavoratori autonomi iscritti all’INPS
- lavoratori autonomi non iscritti all’INPS (subordinatamente alla comunicazione da parte delle rispettive casse previdenziali).
Il Decreto Marzo Cura Italia prevede che il bonus per servizi di baby-sitting spetta altresì ai dipendenti pubblici e ai lavoratori del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, fino ad un massimo di 1.000 euro per nucleo familiare, appartenenti alle seguenti categorie:
- Medici
- Infermieri
- Tecnici di laboratorio biomedico
- Tecnici di radiologia medica
- Operatori sociosanitari
- Personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19
Il voucher baby-sitting è erogato dall’INPS mediante il libretto famiglia, con effetto retroattivo in riferimento alle prestazioni rese a decorrere dal 5 marzo per i periodi di sospensione delle attività didattiche.
È possibile cumulare il bonus baby-sitting:
- con i giorni di permesso retribuito per legge 104 così come estesi dal decreto Cura Italia (6 + 12 per marzo e aprile)
- con il prolungamento del congedo parentale per figli con disabilità grave.
Come presentare la domanda
Il beneficio del bonus baby-sitting deve essere richiesto dal genitore convivente con il minore, e la domanda può essere presentata in una delle seguenti modalità:
- online sul sito www.inps.it seguendo il percorso percorso Domande per Prestazioni a sostegno del reddito – Bonus servizi di baby sitting con codice PIN dispositivo
- attraverso il numero verde inps 803164 o 06164164 (da rete mobile con tariffazione a carico dell’utenza chiamante) con codice PIN dispositivo
- tramite patronato
Sulla base delle domande che saranno pervenute in ordine cronologico, l’INPS attiva il monitoraggio e comunica l’accoglimento dell’istanza fino all’esaurimento dei fondi complessivamente stanziati ( il budget è pari a 30 milioni di euro).
Non è possibile richiedere voucher baby-sitting se l’altro genitore è disoccupato/non lavoratore o con strumenti di sostegno al reddito (ad esempio, NASPI, CIGO, indennità di mobilità, ecc.).
E’ possibile richiedere il voucher baby-sitter solo se si non si fruisce del congedo straordinario COVID-19 per dipendenti o autonomi.
Come iscriversi al Libretto Famiglia per utilizzare il bonus
Oltre alla presentazione della domanda di Voucher Baby-sitting sarà necessaria l’iscrizione all’interno del portale Prestazioni di lavoro Occasionale- Libretto Famiglia INPS, che è già disponibile sul sito dell’INPS.
La procedura di utilizzo prevede non solo l’obbligo di iscrizione da parte del datore di lavoro (genitore o tutore) in qualità di UTILIZZATORE, ma deve iscriversi anche il lavoratore (baby sitter) in qualità di PRESTATORE.
Vi ricordiamo che il prestatore può essere anche un parente stretto. Quindi il voucher può essere utilizzato per retribuire anche nonni, zii o cugini che nei giorni di chiusura delle scuole si sono presi cura dei vostri pargoli.
Entrambe le iscrizioni devono essere eseguite online o tramite contact center INPS al numero 803 164 con il proprio codice PIN DISPOSITIVO. Se non si è in possesso del PIN è possibile eseguire l’iscrizione tramite patronato o con lo SPID rilasciato da Poste Italiane.
Una volta accolta la domanda di Voucher baby-sitting l’utilizzatore, ovvero il richiedente nonché datore di lavoro, dovrà procedere con l’appropriazione del bonus per far sì che l’importo spettante venga caricato su Portafogli Elettronico.
La mancata appropriazione telematica del bonus baby-sitting, entro e non oltre gli indicati 15 giorni solari dalla ricevuta comunicazione di accoglimento della domanda tramite canali telematici, equivale alla rinuncia tacita al beneficio stesso.
Nel momento in cui l’importo spettante sarà visualizzato nel portafogli elettronico l’utilizzatore potrà inserire una o più prestazioni di lavoro occasionale indicando data, orario e importo legato alla prestazione di lavoro.
Al momento dell’inserimento della prestazione l’utilizzatore dovrà indicare l’intenzione di usufruire del “Bonus Covid 19” per il pagamento della prestazione e, inoltre, verificare che la procedura riporti correttamente i dati della domanda accolta e la tipologia di attività “Acquisto di servizi di baby-sitting (DL 18/2020 – Misure COVID 19)”.
Le prestazioni vengono remunerate con titoli di valore pari a 10 euro l’ora (o suoi multipli), per cui l’importo richiesto a titolo di bonus deve essere necessariamente pari a 10 euro o multipli di 10 (fino ad un massimo rispettivamente di 600/1.000 euro, a seconda della categoria di appartenenza del genitore richiedente il bonus).
Circolare INPS di riferimento n° 44 del 24/03/2020