Pochi lavoratori sanno che esistono forme di assistenza sanitaria supplementare, la cui obbligatorietà è regolata dal Contratto Collettivo Nazionale.
Per fare alcuni esempi esiste la CADIPROF per i lavoratori appartenenti alla categoria degli studi professionali, il FONDO EST per i lavoratori appartenenti alla categoria del commercio e turismo, il SANARTI per i lavoratori appartenenti alla categoria dell’artigianato.
Questi istituti, come quelli appena citati, sono stati creati allo scopo di prestare assistenza sanitaria integrativa ai lavoratori, ai quali ci si può rivolgere per prestazioni singole presso strutture indicate dagli istituti stessi, che si avvalgono di un call center per gestire gli appuntamenti in maniera diretta, oppure dando la possibilità di chiedere un rimborso della prestazione nel caso in cui si decida di andare in una struttura scelta al di fuori dell’elenco proposto.
Quanti di noi evitano una visita specialistica per un semplice controllo sapendo delle lunghe liste d’attesa che ci aspettano presso le ASL o le Aziende Ospedaliere o perché richiede costi elevati? Con un’ assistenza sanitaria integrativa tutto questo si può evitare.
L’iscrizione è a carico del datore di lavoro, che sborserà delle cifre minime per far sì che il proprio lavoratore dipendente possa usufruirne. Una volta fatta l’iscrizione arriverà presso il luogo di lavoro e a nome di ogni dipendente una comunicazione di avvenuta iscrizione con la modulistica e le istruzioni necessarie per poter usufruire del servizio offerto che comprende in via generale ricovero ed interventi chirurgici, accertamenti diagnostici, gravidanza, trattamenti fisioterapici, odontoiatria, etc. nonché un programma di prevenzione.
Essendo questa un’iniziativa a mio avviso molto valida, vi invito a controllare il Contratto Collettivo Nazionale che regola la vostra categoria che, in alcuni casi, regola anche i rapporti in caso di dipendente a tempo determinato.
Rivolgendomi in particolare ai lavoratori dipendenti vi invito a trovare on line i documenti che comprovano quanto scritto qui sopra, perché se aspettate l’iniziativa del datore di lavoro è difficile che avrete questa assicurazione integrativa, e soprattutto controllate che sia “a carico del datore di lavoro” perché, in alcuni casi, vi faranno credere che il costo debba essere a carico del lavoratore dipendente. Perciò il primo passo da fare è scaricare l’ultimo Contratto Collettivo Nazionale valido appartenente alla propria categoria; ad esempio QUI potete trovare quello relativo agli studi professionali.
L’Articolo 19 (ASSISTENZA SANITARIA SUPPLEMENTARE) parla proprio della “C.A.DI.PROF.” e in particolare indica i soggetti beneficiari delle prestazioni, le quote e le modalità di iscrizione.
La quota di iscrizione, pur essendo mensile, non figura in busta paga ma la si trova nella Certificazione Unica (vedi voce 163 “Contributi versati a enti e casse aventi esclusivamente fini assistenziali ridotti”).
Potete infine chiedere ulteriori informazioni sull’assistenza sanitaria supplementare al vostro consulente del lavoro o chi si occupa della compilazione della vostra busta paga, ovvero a quei soggetti che conoscono la prassi per effettuare l’iscrizione dei lavoratori per conto del datore di lavoro.